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Piena solidarietà e vicinanza delle Cpo Fnsi, Odg, Usigrai e Giulia alla giornalista Serena Bortone oggetto di contestazione dei vertici della Rai che hanno aperto nei suoi confronti un procedimento disciplinare “per avere violato la policy” sulla comunicazione via social: nella sostanza, per avere avvisato il pubblico di Che Sarà della mancata presenza di un ospite annunciato, Antonio Scurati, alla vigilia del 25 aprile.
"Accusa ridicola, nell’era digital – sottolineano le sigle sindacali – “che non riesce a coprire il maldestro tentativo di voler sanzionare la conduttrice per avere squarciato il velo delle censure, così affannosamente negate quanto palesemente evidenti”. A lei si imputa il danno di immagine della Rai, per il caso dall’eco planetaria, arrecato invece da chi ha tentato di impedire a Scurati il suo monologo. Le commissioni pari opportunità Fnsi, Usigrai e Odg e l’Associazione Giulia Giornaliste, nel sostenere Serena Bortone e tutte le voci libere del giornalismo, esprimono forte preoccupazione per l’utilizzo di strumenti disciplinari dal sapore vetero intimidatorio con l’intento di ridurre al silenzio le voci critiche, dimenticando che la critica è la base della democrazia. Per questo continueremo a vigilare.
La solidarietà di Landini e della Cgil
“Esprimo la mia solidarietà e quella di tutta la Cgil alla giornalista Serena Bortone. È molto grave che venga colpita una professionista che, a fronte di un attacco alla libertà di informazione e alla libertà di espressione, consumatosi su temi come la Costituzione e l’antifascismo proprio nei giorni in cui si celebrava la Liberazione, ha difeso e garantito queste libertà, sancite dalla nostra Carta, esponendosi in prima persona”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, commenta il procedimento disciplinare aperto dai vertici della Rai contro la giornalista in seguito al caso Scurati.
“I provvedimenti – prosegue il leader della Cgil – andrebbero presi contro chi ha violato dei diritti costituzionali, contro chi di fatto nega alla Rai il ruolo di servizio pubblico e quindi bene comune di tutti. Sul fronte degli attacchi alla libertà di informazione siamo arrivati ad un punto oltre il livello di guardia, anche per questo continueremo a batterci per la piena applicazione della nostra Costituzione e lo faremo pure il prossimo 25 maggio a Napoli, con la manifestazione de La Via Maestra”.