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“Sui bonus edili occorre evitare ogni strumentalizzazione e affrontare le reali priorità: risolvere il problema dei crediti incagliati e garantire per il futuro che le famiglie con i redditi più bassi possano ristrutturare case e condomini per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica e sostenibilità ambientale previsti dall’Europa”. Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil, intervenendo nel dibattito relativo agli effetti del superbonus e sulla prossima legge finanziaria.
“Solo qualche settimana fa come Fillea insieme alla Cgil abbiamo avanzato proposte specifiche, sostenibili in termini di finanza pubblica, per garantire l’efficienza energetica e la messa in sicurezza delle prime case in classe energetica E,F,G, differenziando per fasce di reddito e garantendo ai redditi inferiori ai 30 mila euro il 100% del costo di intervento, anticipando le somme e agendo sui futuri risparmi in bolletta. Per i crediti “incagliati”, comunque contabilizzati dallo Stato, abbiamo proposto l’intervento di Cassa Depositi e Prestiti come acquirente finale."
“Insomma – continua Genovesi – non dobbiamo mai dimenticarci che il patrimonio edile italiano è tra i più vecchi ed energivori d’Europa (produce il 36% di tutti i gas clima alteranti) e che entro il 2033 dobbiamo raggiungere gli obiettivi previsti dalla Direttiva Europea. E oggi la più grande leva per rilanciare economia e occupazione è la lotta ai cambiamenti climatici, la rigenerazione urbana, la cura del territorio. Parliamo di centinaia di migliaia di posti di lavoro e diversi punti di PIL. Il Governo smetta quindi il gioco del cerino e affronti con serietà, programmazione di medio termine, e risorse il riordino degli incentivi edili, coinvolgendo da subito le parti sociali del settore” conclude il leader degli edili Cgil.