Rendere le città accoglienti, inclusive e giuste. E a misura di giovane. È l’ambizioso obiettivo del progetto “Back in town - Il ruolo delle relazioni industriali e del dialogo sociale a supporto dell’occupazione e dell’inclusione sociale dei giovani a livello urbano”, che è finanziato dalla Direzione Generale “Occupazione e Affari Sociali” della Commissione europea (programma di sostegno al dialogo sociale SOCPL, Social prerogative and specific competencies lines). Il progetto, che vede come soggetto capofila la Cgil Lecce, sarà presentato a Lecce, oggi, venerdì 15 dicembre alle 9 nell’Open Space di Palazzo Carafa, in piazza Sant’Oronzo (diretta anche su Facebook).
L’obiettivo
Il progetto intende rafforzare la capacità degli attori delle relazioni industriali e del dialogo sociale di mettere in atto politiche orientate ai giovani a livello urbano. In particolare nelle città fragili, quelle che vivono l’inverno demografico dovuto all’emigrazione degli under 35, che hanno cioè maggior bisogno prima di trattenere (o comunque di far rientrare a casa) e poi di includere i giovani. “Le difficoltà di ragazze e ragazzi nell’accedere e restare nel mercato del lavoro determinano da un lato flussi in uscita di giovani qualificati e dall’altro la proliferazione di contratti di lavoro sottopagati e poco dignitosi”, spiega la segretaria generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi. “In Italia il tasso dei Neet, giovani che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro, è tra i più elevati d’Europa, il 23,1% con punte del 39% registrate nelle regioni meridionali. Più in generale un quarto dei giovani europei è a rischio povertà o esclusione sociale. ‘Back in town’ è un progetto promosso da un team multidisciplinare, che nei prossimi due anni analizzerà in che modo parti sociali e attori istituzionali hanno finora sostenuto l'occupazione e l'inclusione giovanile per capire come promuovere politiche attente ai bisogni dei giovani a livello urbano”.
La giornata
Venerdì alle ore 9, dopo i saluti di Valentina Fragassi, di Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia, e del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, la coordinatrice del progetto, Stefania Radici, presenterà “Back in town”. A seguire sono in programma due panel di discussione. Il primo dal titolo “Coesione ed inclusione: il peso dei divari sui giovani” sarà introdotto e moderato da Anna Teselli (CGIL) e prevede gli interventi di: Francesco Prota (Università di Bari), Agnieszka Piekutowskai (Università di Bialystock), Luisa Diana (NIDIL-CGIL), Christina Theochari (EKA), Sonia Latif (CCOO Catalunya), Andrea Filippetti (CNR).
Nel secondo, in programma a partire dalle 11.30 e moderato dal direttore di Collettiva.it Stefano Milani, si parlerà di “Le città, hub di politiche innovative per l’inclusione lavorativa e sociale dei giovani”. Interverranno: Gabriele Pasqui (Politecnico di Milano), Naja Marot (Università di Lubiana), Raquel Gallego (Università autonoma di Barcellona), Natassa Betziou (GSEE), Mojca Žerak (sindacato giovanile Mladi Plus), Anna Fastyn (OPZZ), Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce. La giornata si chiuderà con l’intervista di Milani alla segretaria confederale della Cgil Nazionale, Lara Ghiglione.
Il progetto
Le attività prevedono la conduzione di ricerche desk e sul campo, la messa a punto di strumenti pratici, l’organizzazione di pratiche partecipative per coinvolgere i giovani e la progettazione e realizzazione di formazione per rafforzare e coordinare le pratiche di contrattazione territoriale a livello aziendale, settoriale ed istituzionale utili alla creazione di città a misura di giovane.
Il partenariato
Il progetto è condotto da un consorzio composto da 28 partner, di cui la Cgil Lecce è capofila. Oltre alla Camera del lavoro territoriale di Lecce, figurano anche: la Cgil Nazionale, il Nidil Cgil (la categoria che rappresenta i lavoratori atipici), le Camere del Lavoro territoriali di Bari, Bergamo, Latina-Frosinone, Messina, Taranto, Verona; il Politecnico di Milano, le Università di Bari, Bialystock, Lubiana, l’Università autonoma di Barcellona, gli istituti di ricerca GSEE (Grecia) e Cnr (Italia), i sindacati OPZZ (Polonia), CCOO Catalogna (Spagna), EKA (l’Organizzazione dei sindacati di Atene, Grecia) e MLADI Plus (Slovenia), la Fondazione Di Vittorio, lo SMILE Puglia, la Confederazione europea dei sindacati (CES), la Federazione sindacale europea dei sevizi pubblici (EPSU), i Comuni di Lecce, Bari, Taranto, Messina e Verona.