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"La discontinuità tra l’andamento del voto a livello nazionale e in Friuli Venezia Giulia sorprende fino a un questo punto. Credo, infatti, che sarebbe sbagliato accentuare il significato politico di queste elezioni, che in quanto amministrative sono molto più legati ad aspetti e considerazioni di livello locale, all’appeal di ciascun candidato e al senso di stabilità che ha saputo dare agli elettori ogni singola amministrazione uscente". Così, in un comunicato Villiam Pezzetta, segretario generale Cgil Fvg.
"Cercando di individuare dinamiche che trascendano gli aspetti locali, mi sembra che un chiaro leitmotiv ci sia e riguardi l’astensionismo, in crescita tanto a livello nazionale quanto nella nostra regione, con comuni dove la percentuale dei votanti non ha raggiunto il 40%: è un elemento che deve preoccupare tutti, vincitori e vinti di questa tornata elettorale, perché è segnale di un processo di allontanamento e disaffezione dalla politica che non registra purtroppo inversioni di tendenza", prosegue il sindacalista.
"Un segnale che non riguarda soltanto la politica, ma che lancia un monito anche alle organizzazioni di rappresentanza sociale come il sindacato e tutti quei corpi intermedi che sono fondamentale strumento di democrazia e partecipazione", conclude il dirigente sindacale.