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“Un incontro importante e positivo”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini sull'incontro che si è tenuto stamani (giovedì 14 ottobre) a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi e il ministro del Lavoro Andrea Orlando, che hanno illustrato ai sindacati (presenti anche i leader di Cisl e Uil, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri) il nuovo decreto che vedrà la luce domani in Consiglio dei ministri per irrobustire le norme contro le morti sul lavoro.
“Sarà potenziata la sospensione delle attività che non rispettano le norme sulla sicurezza sul lavoro”, spiega Landini: “Oggi, in caso di lavoro nero, la soglia che permette di arrivare alla sospensione delle aziende si attesta al 20 per cento. Questa verrà abbassata al 10, ed è un evidente miglioramento”. Saranno anche individuate “le casistiche che permettono da subito di poter sospendere l’attività fino a quando l'azienda non si rimette in regola. È una nostra richiesta importante che viene accolta”.
Il nuovo decreto, aggiunge Landini, prevede pure il “potenziamento delle assunzioni negli Ispettorati del lavoro, oltre al coordinamento di tutti i soggetti che operano su salute e sicurezza ordinati dall'Ispettorato anche a livello territoriale”. La prossima settimana, inoltre, ci sarà “un incontro convocato dal ministro del Lavoro per affrontare i temi della formazione all'ingresso al lavoro e di come estendere l'esperienza positiva dei protocolli alla sicurezza usati per la gestione Covid anche in una fase non più di emergenza”.
Nell’incontro è stato affrontato anche il tema della proroga della cassa integrazione. “Dentro al decreto che andrà domani in Consiglio dei ministri – prosegue il segretario generale Cgil – Draghi e Orlando hanno confermato e accolto la nostra richiesta di rifinanziare altre 13 settimane di cassa Covid fino alla fine dell'anno”. Con il ministro Orlando, in particolare, è stato fissato per la prossima settimana l’avvio di un tavolo sulla formazione dei lavoratori.
Il vertice è stato anche l’occasione per una breve discussione sul green pass. “Abbiamo segnalato al governo che è il momento di introdurre un abbassamento molto forte del costo del tampone”, evidenzia Landini, rimarcando anche di aver chiesto il “potenziamento del credito d’imposta che permetta alle imprese, su tutte le spese di sanificazione, di affrontare la questione”. Il segretario generale Cgil, in conclusione, ha affermato che “sarebbe un fatto molto importante che le imprese tutte, non solo qualcuna come sta succedendo, assumessero l'onere del pagamento del tampone per tutti i lavoratori”.