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“Facciamo appello ai deputati affinché vengano tutelati i lavoratori e le lavoratrici del settore privato e pubblico in condizioni di fragilità”. È quanto si legge in un comunicato della Cgil nazionale. “Il decreto legge 24/2022 oggi in discussione in XII Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati - spiega la confederazione - ha portato allo scoperto una brutta sorpresa per tutti i lavoratori e le lavoratrici in condizione di fragilità certificata o grave disabilità riconosciuta e per tutti i genitori con figli e figlie in tali condizioni: la perdita delle tutele finalizzate a scongiurare il rischio di contagio da Covid-19 con lo svolgimento della propria attività lavorativa in modalità agile”.
“Il legislatore non può distrarsi rispetto a un'emergenza di questa natura. Per tali ragioni, abbiamo scritto a tutti i gruppi parlamentari e ai membri della Commissione XII - prosegue la Cgil - e proporremo una modifica al testo in discussione che recuperi la previsione previgente”. Nella proposta d'emendamento che la confederazione proporrà ai gruppi parlamentari, si prevede il recupero dell'utilizzo della modalità di lavoro agile per tutti i lavoratori e le lavoratrici fragili, nonché per i genitori di figli minori in isolamento o fragili. Si propone, inoltre, la garanzia del congedo per i dipendenti pubblici e privati genitori di figli in isolamento o fragili. Solo con tali modifiche, secondo il sindacato, si manterranno le garanzie minime per evitare che i contagi possano colpire i soggetti più a rischio.