Le segreterie regionali Fim, Fiom e Uilm denunciano la grave situazione relativa ai cambi di appalto nel settore pubblico, che rischiano di bloccare le attività di presìdi di primaria importanza, a partire dagli ospedali della regione. Le organizzazioni sindacali hanno più volte richiesto un incontro urgente alla Regione Basilicata, per avviare un confronto sulla metodologia da applicare nel regolare il cambio appalti nel settore pubblico.
“L’incontro si rende necessario, anche rispetto agli impegni assunti lo scorso 18 marzo e alle modalità con cui si continua a procedere nei cambi di appalto, senza regole ben definite e senza tempistiche congrue che consentano un vero e approfondito confronto sindacale. Un esempio su tutti è quanto sta accadendo nelle aziende in Basilicata, attualmente esercenti il servizio di gestione e manutenzione impianti elettrici, termici e di condizionamento degli ospedali e presìdi ospedalieri, dove sempre più spesso si assiste a una mancata corretta applicazione delle clausole sociali, secondo quanto previsto dalla legge regionale sugli appalti degli enti pubblici e dal contratto collettivo nazionale di lavoro del settore”, si legge in una nota unitaria delle tre sigle.
Dunque, le segreterie regionali dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil “chiedono alla Regione Basilicata d'intervenire urgentemente, mediante la convocazione di un incontro con la stazione unica appaltante, al fine di istituire un cronoprogramma che consenta la massima trasparenza dei cambi appalto con tempi congrui al confronto sindacale. È necessario garantire l’applicazione della clausola sociale per salvaguardare i livelli occupazionali e le condizioni economiche e contrattuali dei lavoratori affinché si possano garantire i servizi essenziali nei presìdi sanitari lucani, come quello della manutenzione”.