“Ancora una volta ci troviamo a denunciare gli effetti distorsivi e dannosi dello ‘spezzatino’ di appalti nell'ambito di Gruppo Ferrovie dello Stato, lanciando oggi l'allarme per il servizio fondamentale e indispensabile di assistenza in stazione dei viaggiatori con disabilità e a ridotta mobilità, offerto da Rfi spa – attraverso l'appalto ‘Rfi Prm’ – secondo le condizioni previste dal Regolamento Ce 1371/2007 sui diritti e gli obblighi dei passeggeri del trasporto ferroviario”. La denuncia arriva dai sindacati dei trasporti dell'Emilia Romagna, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Slm Fast dell'Emilia Romagna.
“Dal 1° luglio ci risulta sia previsto il cambio appalto che vedrà da parte dell'azienda subentrante l'esercizio esclusivo di tale servizio – scrivono i sindacati – non in sinergia, pare, con altre attività ferroviarie. Una simile organizzazione temiamo possa pregiudicare la sostenibilità operativa del servizio di assistenza a viaggiatori disabili e a ridotta mobilità in Emilia Romagna, generando di fatto la perdita di decine di posti di lavoro, il ricorso a un sistematico utilizzo di lavoratori somministrati e il mancato pieno rispetto del Ccnl della Mobilità/Attività Ferroviarie”.
“Ci rivolgiamo alla committente Rfi, al Prefetto di Bologna e alla Regione Emilia Romagna chiedendo garanzie sul servizio di assistenza dei viaggiatori con disabilità e a ridotta mobilità in EmiliaRomagna, sulla sua sostenibilità economica, operativa e organizzativa per le aziende in appalto che vi devono operare, a tutela dei lavoratori e dei posti di lavoro, nel pieno rispetto del Ccnl della Mobilità/Attività Ferroviarie. Ribadiamo al Gruppo Fs la necessità di un intervento serio e responsabile negli appalti ferroviari, per porre fine a questa degenerazione di sistema, a tutela del mantenimento dei livelli occupazionali e a garanzia della qualità del servizio”, concludono i sindacati.