"Oltre al danno, con il passare dei giorni, segue anche la beffa. Un'azienda a capitale pubblico, che elude una legge dello Stato e che continua a compiere azioni deleterie, pur con un tavolo di crisi convocato presso il ministero dello Sviluppo economico, continua inesorabile nel perpetrare azioni che rischiano esclusivamente di comportare un disastro occupazionale, generando, al contempo, un dramma sociale per due territori, Sicilia e Calabria, già devastati da percentuali di disoccupazione elevatissime". Lo affermano, ricordando la vertenza Almaviva Covisian, le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, in merito alle notizie che vedono Ita Airways impegnata a ricercare personale a tempo determinato per l'assistenza clienti.
"Le preoccupazioni - rilevano le organizzazioni di categoria - hanno trovato conferma, a partire da ieri, quando Manpower, agenzia di somministrazione, ha pubblicato un annuncio specifico relativamente alla ricerca di personale su Roma Fiumicino per addetti al customer care per conto di Ita Airways. Nell'annuncio, che prevede tre settimane di contratto a tempo determinato, per attività inbound, outbound e back office, oltre all'esperienza specifica nel ruolo, viene previsto un rimborso spese di viaggio una tantum, vitto e alloggio per lavoratori provenienti da fuori regione. Sara' rivolto, per caso, alle lavoratrici e ai lavoratori che, fra Palermo e Rende, gestiscono attualmente le chiamate provenienti dai clienti di Ita, sulla cui testa pende una procedura di licenziamento aperta da Covisian?"
Il tavolo nazionale per la vertenza - che ha al centro il destino di oltre 500 lavoratori - si terra' il prossimo 20 aprile. I sindacati hanno chiesto a gran forza che all'appuntamento sia presente la compagnia aerea. Le sigle sindacali chiedono al governo d'intervenire tempestivamente, impedendo, a una sua 'controllata', di proseguire in questo paradossale scempio, giuridico, politico e sociale. Se l'epilogo della vertenza dovesse generare la perdita anche di un solo posto di lavoro, le federazioni nazionali del settore delle telecomunicazioni di Cgil, Cisl, Uil non esiteranno a richiamare responsabilità sociale, oltre che giuridica, tutti gli attori complici di questa situazione, dal Governo a Ita Airways e Covisian".