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Via libera del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, che ha autorizzato il commissario straordinario di Alitalia Augusto Fantozzi a procedere alla vendita degli asset della compagnia richiesti dalla Cai. Il prezzo non dovrà essere inferiore a 1.052 milioni di euro, a fronte dell'offerta originaria di Cai pari a mille milioni. Ad annunciarlo è lo stesso ministro in una nota. L'autorizzazione alla vendita è stata firmata questo pomeriggio al termine di un procedimento complesso che ha visto coinvolti, oltre al Commissario Fantozzi e alla Cai, anche l'Advisor Banca Leonardo e il Comitato di sorveglianza sulla procedura presieduto da Andrea Monorchio.
La variazione più significativa, spiega il Comitato di sorveglianza nella sua comunicazione al ministro, riguarda il corrispettivo che Cai si impegna a corrispondere a fronte della cessione di alcuni asset del Gruppo Alitalia, che viene elevato da 1.000 a 1.052 milioni di euro. “Questo corrispettivo – si legge – si pone a fronte di un prezzo individuato dal perito esperto indipendente Banca Leonardo, fissato in euro 1.051 milioni”, mentre “l’advisor finanziario del Commissario straordinario Rothschild spa, impiegando una metodologia di valutazione sostanzialmente analoga a quella impiegata da Banca Leonardo, aveva individuato un prezzo di euro 931 milioni”. I dettagli della compravendita dovrebbero essere illustrati in una conferenza stampa la cui convocazione deve essere ancora stabilita.
A questo punto “Cai potrà procedere alla scelta del partner straniero, che rafforzerà la presenza della nuova Alitalia sui mercati mondiali”, conclude il comunicato del ministro Scajola: “Con l'autorizzazione alla vendita si completa il processo delle autorizzazioni per costituire la nuova Alitalia, compagnia nazionale privata di bandiera che, in totale discontinuità con la vecchia, continuerà a rappresentare il paese e il made in italy nel mondo”.