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"Non è condivisibile, in quanto assolutamente inaccettabile per noi”. Così, unitariamente, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil e Ugl trasporto aereo sul piano industriale della nuova Alitalia Ita, evidenziando che "con poco più di cinquanta aerei si va verso l'avvio di una mini compagnia, contraddistinta da un piano insoddisfacente da tutti i punti di vista, industriale e occupazionale".
"Si riducono i collegamenti, soprattutto il lungo raggio, le attività di volo. Sparisce dal piano il cargo e ci sono inevitabili riflessi sulle attività di manutenzioni e sui servizi di handling. Serve più coraggio da parte dell'azionista Mef - chiedono le sigle di categoria -, per dare un indirizzo chiaro al cda e all'ad, visto che i tre miliardi, investiti dal Governo sono stati stanziati per rilanciare Alitalia e tutto il trasporto aereo, non per licenziare".
"Non si può sprecare questa occasione, unica e irripetibile, per un rilancio vero e duraturo dell'azienda, che, nelle intenzioni di tutti, deve tornare ad essere un asset strategico del Paese per poter competere con le altre compagnie aeree europee. La base di partenza - sottolineano le quattro organizzazioni sindacali - rimane per noi la salvaguardia di tutti i posti di lavoro, attraverso un piano di sviluppo".