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In Italia le persone colpite da demenza sono circa un milione: tra esse, 600mila soffrono di Alzheimer. La Lombardia non fa eccezione: il decadimento cognitivo interessa circa 350.000 persone (più di 50.000 nella sola provincia di Milano). Un numero che supera di oltre il 10% quello dei malati cronici. E su 350.000 diagnosi, 115.000 attestano l’insorgenza di Alzheimer. Un dato destinato a crescere: le previsioni parlano di un aumento, nei prossimi anni, del 20%.
“L’invecchiamento costante della popolazione ci ha da tempo messi nella condizione di confrontarci con l’aumento delle patologie croniche e degenerative – scrive in un comunicato lo Spi Cgil –. Un lungo elenco di malattie in cui rientra, a pieno titolo, l’Alzheimer che, da solo, rappresenta il 60% delle demenze finora diagnosticate”.
Un morbo capace di stravolgere la vita dei pazienti, ma anche delle loro famiglie – nella sola Lombardia sono circa 600.000 i caregiver che si occupano di un familiare a cui è stato diagnosticato – spesso impreparate di fronte a una patologia così imprevedibile.
Il Centro Incontro di Segrate
Per meglio rispondere alla crescente richiesta di assistenza e supporto, lo Spi Cgil Lombardia e Milano hanno contribuito all’apertura del “Centro Incontro” di Segrate insieme a Fondazione Comunità, ideato da Atelier della Mente, Cittadinanza al Lavoro, Cooperativa Libera Associazione Arti e Mestieri Sociali e Comune di Segrate, un polo sperimentale aperto a malati di Alzheimer, che potranno seguire cicli di psicomotricità e stimolazione cognitiva, attività occupazionali, artistiche e sociali, e alle loro famiglie, in questo modo messe nella condizione di poter assistere al lavoro degli operatori, così da poterlo replicare anche tra le mura domestiche. Il Centro è stato inaugurato sabato scorso, 21 settembre. Una data che non è stata scelta a caso perché quel giorno si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer.
“Come rappresentanti del sindacato pensionati – ha commentato Federica Trapletti, della Segreteria dello pi Cgil Lombardia, in sala con Massimo Bonini, segretario generale dello Spi di Milano, e Angelo Golin, segretario della Lega Spi di Segrate – siamo consapevoli dell’importanza di un servizio come questo: l’età media aumenta, il numero di patologie cresce e spesso l’onere della cura ricade interamente sulle famiglie. Per non parlare di tutti quei casi in cui le persone, spesso anziane, sono sole. Il sistema sanitario e socio assistenziale in Lombardia è gravemente carente dei servizi che sarebbero essenziali”.
La sperimentazione del “Centro Incontro” di Segrate durerà due anni e sarà aperta a cinquanta tra malati e caregiver: in queste ore è stato avviato un confronto per arrivare a firmare un protocollo tra le parti per definirne i criteri d’accesso e i contributi economici che il Comune metterà a disposizione sulla base di specifiche fasce Isee. Tra le attività previste anche uno scambio intergenerazionale, nell’area della gaming zone del Comune, con parenti, giovani e bambini.