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A Pioltello la scuola Iqbal Masih chiuderà per la fine del Ramadan. Una chiusura decisa per evitare aule vuote e ore trascorse senza portare avanti il programma, a fronte di un anno scolastico iniziato con un giorno di anticipo. È con la sola “scelta didattica e non religiosa” che il consiglio di istituto della Iqbal Masih di Pioltello, nel milanese, ha votato nuovamente all'unanimità la chiusura in occasione della festa per la fine del Ramadan, il 10 aprile prossimo.
Ieri sera la notizia al termine della riunione dei dirigenti dell’Istituto attesa all’esterno dal presidio con cui Flc e Camera del Lavoro di Milano avevano chiamato la cittadinanza a prendere posizione contro gli attacchi del governo e dei neofascisti.
Per commentare la decisione il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, si è rifugiato nei rilievi di carattere burocratico – “il consiglio di istituto della scuola Iqbal Masih ha provveduto a rettificare il calendario scolastico per l'anno scolastico 2023/2024, e a motivare il precedente provvedimento, accogliendo così l'invito dell'ufficio scolastico regionale” – cercando di trasformare in una vittoria (di Pirro) una situazione che sostanzialmente ha visto perdere la sua parte. Secondo il ministro, l’esito della vicenda dimostrerebbe che le polemiche di questi giorni, alimentate e proiettate in un livello nazionale dalle sue stesse dichiarazioni, erano “velleitarie e pretestuose” e che “è stato anzi opportuno il richiamo al rispetto delle regole previste dall'ordinamento. Adesso sarà l'ufficio scolastico regionale, nell'esercizio delle sue prerogative, a fare tutte le ulteriori
valutazioni del caso”.
Intorno alle ore 19:00 di ieri, 25 marzo, il consiglio docenti dell'istituto
comprensivo che accoglie circa 1300 studenti, tra elementari e medie, ha votato per primo, poi l'approvazione anche del Consiglio di istituto.
I fatti
La prima delibera, oggetto di contestazione fino ai massimi livelli, era stata votata a maggio 2023. Quando la notizia è divenuta pubblica a seguito della dichiarazione dell'eurodeputata leghista Silvia Sardone, il caso è divenuto
oggetto di scambi politici accesi. Lo stesso è accaduto tra i genitori degli alunni che frequentano la Masih, alcuni assolutamente concordi con la sospensione delle lezioni, altri decisamente contrari, senza che questo sia legato alla
rispettiva fede religiosa. Anche i tre parroci di Pioltello, due giorni fa, con una lettera hanno definito “legittima e coerente con le caratteristiche della realtà territoriale” la scelta della scuola.
Gli ispettori inviati dal ministero avevano però riscontrato nella delibera dei difetti tecnici, tra cui l'assenza di una motivazione didattica, che ne avrebbe giustificato la validità. Al dirigente scolastico Alessandro Fanfoni, da una settimana
bersagliato da insulti e minacce, era stato quindi chiesto di “valutare la disapplicazione della delibera e la possibilità dell'annullamento”. Ieri il Consiglio di istituto ha quindi colmato quelle “lacune”, di fatto rispondendo al mittente le contestazioni.