Su Collettiva la seconda parte dell'intervista a Mauro Soldini, presidente del consorzio nazionale dei Caaf Cgil (QUI la prima parte). "Questi sono stati anni difficili per i centri di assistenza fiscale. Anni di forti tagli al sistema, segnati dalla decisione del governo dell'epoca, nel 2015, dell'autocompilazione online del 730 da parte del cittadino. Ad oggi possiamo dire che i caf hanno ridotto pochissimo l’attività legata all'assistenza legata alla dichiarazione dei redditi. Questo significa che i cittadini continuano ad affidarsi alle persone che possono guardare negli occhi. e con cui possono parlare Se diventa sempre più complicato ottenere benefici - ci ha detto Mauro Soldini - è altresì fondamentale avere un esperto che ti aiuti".
A riprova delle sue parole basta guardare i dati della campagna di quest'anno, resi noti questo mese dalla consulta nazionale dei caf di cui Soldini è coordinatore. Dal 2015 (anno di debutto dei 730 online) al 2020 le dichiarazioni gestite dai Caf salgono ulteriormente in numeri assoluti: da 17.369.822 a 18.080.000. "L’81 per cento delle dichiarazioni fiscali viene raccolto in tutta Italia dai centri di assistenza fiscale, che hanno una diffusione capillare su tutto il territorio nazionale, compresi i piccoli centri. Per questa ragione, i caf vengono considerati dal cittadino il punto di riferimento delle relazioni economiche che lo legano allo Stato e questo vale in maniera trasversale per tutti i ceti e in tutte le regioni", si legge nel comunicato della consulta.
"Negli anni abbiamo vinto battaglie - ricorda Mauro Soldini ai microfoni di Collettiva - allargando la possibilità di presentazione della dichiarazione dei redditi anche al lavoro atipico – purtroppo tipico oggi –, alle partite Iva, ai collaboratori che svolgono il loro lavoro in autonomia, agli eredi delle persone decedute, e anche chi ha perso il posto nel corso del tempo può comunque ottenere i rimborsi fiscali, ricevendoli dalla stessa agenzia in tempi molto veloci. Una strada con molte curve quella della storia dei 730, ma sempre con un protagonismo centrale da parte dei caf".