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“Una scelta inadeguata e sbagliata sotto diversi punti di vista”. Questo il primo commento di Tatiana Cazzaniga, segretaria nazionale Fp Cgil alle bozze del Dl Mezzogiorno circolate in questi giorni: “Le bozze prevedono un finanziamento per l'assunzione a tempo indeterminato di 2.200 funzionari per il rafforzamento delle competenze in materia di politiche della coesione, da destinare agli enti locali delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia”.
Cazzaniga evidenzia che “questi enti hanno attualmente esigenze di organico nell'ordine delle decine di migliaia di posti. Dunque, duemila funzionari non sono neanche lontanamente sufficienti. Inoltre, il grande paradosso è che appena gli scorsi anni (2021-2022) centinaia di funzionari - tutt'oggi precari - venivano reclutati per le stesse finalità”.
Per la segretaria nazionale Fp Cgil “prima di procedere a nuove assunzioni per ricoprire le stesse mansioni, sarebbe più consono e logico stabilizzare le lavoratrici e i lavoratori precari. Grazie alle nostre lotte esistono le norme per poterlo fare, ma non è previsto un finanziamento dedicato da parte del governo”.
Il terzo aspetto da sottolineare è il fatto che “la Regione Abruzzo, appartenente alla Zona economica speciale unica, che nel 2021-2022 era stata coinvolta nelle assunzioni precarie, nelle bozze del Dl Mezzogiorno viene di fatto esclusa”. Per Cazzaniga “questo modo di procedere è assurdo. Si tratta di buon senso e di giustizia. Chiediamo che le assunzioni previste vengano ampliate, che si dia priorità alla stabilizzazione dei lavoratori precari e che la Regione Abruzzo venga inclusa nel finanziamento previsto”.
L’esponente sindacale così conclude: “Se nei prossimi giorni il Dl Mezzogiorno dovesse essere pubblicato senza i correttivi che reclamiamo, ci mobiliteremo in tutte le sedi possibili proponendo emendamenti per modificarlo”.