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"Sulla dirigenza sanitaria dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) siamo pronti a dare battaglia". A dirlo sono Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti e Uil Pa Roma e Lazio, proclamando lo stato di agitazione e preparando la mobilitazione. Al centro della protesta c'è "il mancato riconoscimento del ruolo unico della dirigenza sanitaria per il personale Ds e le inconcepibili discriminazioni, a parità di lavoro svolto e di responsabilità, tra i dirigenti sanitari Aifa e i pari livello del ministero della Salute".
I sindacati ritengono "gravissima l'esclusione dei dirigenti sanitari dell'Aifa dall'emendamento n. 21.0.22 testo 2. Inaccettabile riconoscere l'indennità di esclusività di rapporto per i soli dirigenti sanitari del ministero della salute", dichiarano i segretari territoriali Francesca De Rugeriis (Fp Cgil), Emanuela Nieddu (Cisl Fp) e Carmela Cilento (Uil Pa): "Ancora una volta ci troviamo di fronte a disparità di trattamento, che causano ingiuste e inconcepibili discriminazioni. Quanto recentemente accaduto si aggiunge al mancato riconoscimento del ruolo unico della dirigenza sanitaria per il solo personale Ds di Aifa, dopo ben quattro anni di distanza dalla legge n. 3 del 2018 (cosiddetta legge Lorenzin), successivamente modificata dalla legge n. 145 del 2018 (art. 375 comma 3 bis)".
Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti e Uil Pa Roma e Lazio così concludono: "La situazione ha superato ampiamente i limiti della tollerabilità, per questo continueremo a fare pressione sui vertici dell'Agenzia e del ministero. Ovviamente, se non avremo risposte attiveremo tutte le azioni di lotta, utili al pieno soddisfacimento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori della dirigenza sanitaria dell'Agenzia, promuovendo un presidio al ministero della Salute".