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È stato firmato oggi a Palazzo Chigi il Patto per la scuola al centro del Paese. Lo hanno siglato il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.
"È una firma importante", ha esordito Maurizio Landini, "perché significa dare una risposta a migliaia di persone che in questi anni hanno lavorato nella scuola in forme precarie. Alcuni principi sono importanti: la riduzione del numero degli alunni, l'obiettivo di aumentare il tempo pieno, la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Qui c'è un ruolo centrale che deve assumere la formazione come diritto soggettivo e come elemento permanente per tutti".
Il leader della Cgil ha poi aggiunto: "Il patto richiama la necessità di lavorare sul rinnovo del contratto nazionale: serve un investimento sul contratto per dare le giuste soluzioni salariali e fare un'operazione complessiva di riqualificazione. Considero poi importante l'attivazione di tavoli di confronto, che partiranno subito: il ministro ha spiegato che questo è un primo passo. Viene riconosciuta l'importanza della scuola e della conoscenza, per la vita delle persone e per dare un futuro al Paese. Allo stesso tempo è decisivo investire sul lavoro, sugli insegnanti e su tutto che il mondo della scuola rappresenta".
Il patto, conclude Landini, "è un esempio di come vogliamo si affrontino le questioni nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, perché significa aprire un dialogo e confronto con i sindacati, che ci mette nelle condizioni di entrare nel merito dei problemi e trovare le soluzioni adeguate".