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Positivo ma non troppo, con luci e ombre, qualche novità ma anche diverse criticità. È il giudizio dato al decreto Sostegno dai sindacati degli atipici e precari Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uiltemp Uil, per i quali le misure si muovono nel solco dei precedenti provvedimenti, accolgono alcune richieste dei lavoratori ma non rispondono a tutte le esigenze sul terreno. Nella schiera delle "luci", la proroga fino a fine anno dei contratti dei navigator, in scadenza il 30 aprile, e l’estensione ai somministrati rimasti precedentemente esclusi dalle norme sugli stagionali dei settori non turistici e da quelle sul tempo determinato. “Su questo è stata accolta una nostra reiterata richiesta – ricordano Nidil, Felsa e Uiltemp -. Bene anche l’allargamento della platea dei beneficiari del reddito d’emergenza, che adesso include anche quanti hanno terminato le indennità di disoccupazione Naspi e Dis-coll”. Importante, inoltre, la conferma del blocco dei licenziamenti che riguarda anche i lavoratori assunti a tempo indeterminato in somministrazione.
Dall’altra parte ci sono gli esclusi. “Non è stata risolta la questione dei collaboratori coordinati e continuativi, con contratto sospeso e non ancora cessato – spiega il segretario generale Nidil Cgil Andrea Borghesi (nel video) -. Peraltro, questi lavoratori non possono neppure utilizzare la malattia per i periodi di quarantena Covid. Inoltre non si risolve il problema per quanti non hanno avuto contribuzione alla gestione separata dell’Inps o l’hanno avuta ridotta per il 2020 e probabilmente per il 2021, con conseguenze importanti sulla possibilità di accedere alle prestazioni di maternità e malattia, e sull’entità delle prestazioni. Situazione, questa, che coinvolge anche i lavoratori con partita Iva individuale iscritti alla gestione separata". In sede di conversione del decreto, i sindacati proporranno specifici emendamenti. Mentre sul versante delle collaborazioni autonome occasionali, la modifica intervenuta rispetto alla data di iscrizione e versamento alla gestione separata, potrebbe, anche se solo in parte, allargare la platea dei beneficiari.
Sul fronte del settore sportivo, è accolto positivamente il rinnovo delle indennità per i collaboratori sportivi, anche se per i sindacati è necessario garantire trasparenza nell’erogazione e la certezza che vi sia possibilità effettiva di accesso allo strumento da parte dei lavoratori. Fino al 31 dicembre, entro il limite di durata massima complessiva di 24 mesi, saranno inoltre possibili il rinnovo e la proroga dei contratti a tempo determinato, per un periodo massimo di dodici mesi e per una sola volta, senza l'indicazione delle causali previste dal decreto Dignità. Una deroga positiva, perché consente di dare continuità occupazionale “anche se il limite massimo di 24 mesi – fanno notare i sindacati – potrebbe ridurre la portata della norma e determinare, comunque, l'uscita di molti contratti e somministrati a termine. Insomma, ci sono ancora delle importanti criticità da risolvere”.