C'è un'amicizia storica tra il sindacato cubano e quello italiano. Un'amicizia fatta di solidarietà e intessuta di quel richiamo all'internazionalismo che ha reso grande il movimento operaio nel mondo. I medici della Brigata Henry Reeve, sbarcati lo scorso anno in Italia per sostenere il nostro Paese durante il periodo peggiore della pandemia, lo hanno ricordato con i loro gesti perché la solidarietà è fatta di azioni concrete.
Lo ripete il segretario generale della Flai Cgil Giovanni Mininni che, insieme alla sua organizzazione, ha contribuito alla raccolta fondi promossa dal sindacato di Corso d'Italia ma che ha voluto anche rispondere all'appello arrivato dai compagni e dalle compagne del Sintiap che a Cuba rappresenta chi lavora nell'industria alimentare e nella pesca.
L'emergenza sull'isola caraibica non è solo sanitaria. È l'embargo economico, imposto dagli Stati Uniti e aggravato dalle misure introdotte durante la presidenza di Donald Trump, a creare i danni più profondi. Se le medicine diventano introvabili, altrettanto difficili da reperire sono i beni alimentari con gli scaffali dei supermercati sempre più vuoti e la popolazione allo stremo.
Così l'ultima iniziativa solidale porterà a l'Havana proprio il cibo, un atto concreto ufficializzato nei giorni scorsi alla presenza dell'ambasciatore cubano in Italia José Carlos Ruiz sotto una bandiera che chiedeva ancora una volta "NoMasBloque a Cuba", basta embargo.