Una due giorni di confronto, ospitata a Roma presso il Cnel, per rimettere al centro dell'agenda politica globale il mondo del lavoro, i bisogni delle persone nell'epoca della pandemia e della precarietà. E per chiedere ai capi di Stato e di governo delle principali economie della Terra di invertire il modello di sviluppo. Gli incontri del Labour 20, in presenza e in streaming, avvenuti il 27 e 28 ottobre, si sono rivelati un appuntamento cruciale in vista del G20 che si terrà a Roma il prossimo fine settimana, sotto l'egida della presidenza italiana. Il movimento sindacale internazionale ne esce con una Dichiarazione finale di "richieste dei lavoratori per distribuire la prosperità alle persone e proteggere il pianeta". Un'agenda delle priorità e delle emergenze da affrontare, presentata ai leader del G20.
"Il G20 - si legge nella Dichiarazione - deve agire urgentemente per garantire l'accesso universale ai vaccini, alle terapie e ai test contro il Covid-19 e fissare impegni per un piano di ripresa modellato attraverso il dialogo sociale e un nuovo contratto sociale, con l’obiettivo di un modello di sviluppo più giusto che investa in occupazione di qualità e rispettosa del clima grazie ad una giusta transizione, in una garanzia di base di diritti per tutti i lavoratori, anche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in servizi pubblici di qualità, e in uno spazio fiscale e di bilancio per sistemi strutturali e resilienti di protezione sociale universale, facendo uso a tal fine anche di un Fondo globale per la protezione sociale, nella parità di trattamento e di opportunità, e in economie inclusive per una piena e dignitosa occupazione".
Ai capi di Stato e di governo del G20 il Labour 20 chiede "di agire con urgenza e di mantenere le promesse di contenere e mitigare la pandemia, e di impegnarsi a finanziare gli impegni per un piano globale di vaccinazione contro il Covid-19". Devono inoltre essere compiuti una serie di passi cruciali "per costruire un approccio incentrato sull'uomo e per una ripresa che possa offrire un lavoro dignitoso per tutti", per sostenere "l’uguaglianza e contrastare la discriminazione".
Si legge nella Dichiarazione: "Per una ripresa inclusiva, resiliente e a favore del clima, i capi di Stato e di governo del G20 devono abbandonare un quadro di austerità e assumere impegni in materia d’investimenti pubblici". Infine, nell'obiettivo di "sostenere una ripresa mondiale in linea con l'accordo di Parigi e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite", la Dichiarazione elenca una serie di misure "verso una riforma del multilateralismo". Ogni tema è declinato in azioni necessarie e precise che i governi devono avviare: LEGGI LA DICHIARAZIONE FINALE DEL LABOUR 20.