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Nel cuore di Brovary, una città che ha dovuto affrontare gli orrori della guerra, è stato realizzato un progetto di cooperazione internazionale che ha dato vita a speranza e resilienza. Il progetto, finanziato da Regione Emilia Romagna attraverso un bando di emergenza, ha trasformato il seminterrato del Liceo n° 10 in un rifugio sicuro per la comunità scolastica, un segno tangibile di come la collaborazione e l’impegno possano affrontare le sfide più gravi. Brovary è stata teatro di attacchi missilistici, scontri e tragedie umane. La città è stata colpita duramente, con allarmi aerei che hanno suonato 823 volte, segnando 41 giorni e 13 ore di paura costante. La comunità ha subito la perdita di vite umane ed il crollo di un elicottero vicino al Liceo il 18 gennaio 2023. La guerra ha portato distruzione e ha costretto molte famiglie a fuggire, lasciando 155 studenti sfollati interni e molti genitori tra le vittime.
In risposta a questa emergenza, l’organizzazione per la cooperazione internazionale Nexus Emilia-Romagna Ets, l’associazione Auser Emilia-Romagna, la Cgil, la Federazione dei sindacati dell’Ucraina, Fpu, e il sindacato dei lavoratori dell’educazione e della scienza dell’Ucraina, Tueswu, hanno unito le forze per implementare il progetto Solidarnist Plus. Il Liceo n°10 è stato scelto come luogo chiave, non solo per la sua funzione educativa ma anche come rifugio sicuro per la comunità educativa. Per l’attuazione del progetto e in conformità con il Memorandum d’intesa tra i partner locali, il Liceo n° 10 e l’azienda Tm Build-Group Limited Liability Company hanno firmato, il 25 agosto 2023, il contratto tripartito, segnando l’inizio dei lavori di ristrutturazione del seminterrato del Liceo Brovary n° 10 del Distretto di Brovary della regione di Kyiv, al 17B Simon Petliura Street.
La trasformazione del seminterrato in un rifugio sicuro ha richiesto un impegno significativo. I lavori hanno incluso la ristrutturazione di pavimenti, muri e servizi igienici. Tuttavia, le sfide non sono mancate. Le condizioni meteorologiche avverse, le evacuazioni frequenti e le interruzioni dovute agli allarmi antiaereo hanno reso il processo complesso. Nonostante ciò, l’impegno dei lavoratori è stato fondamentale per superare le difficoltà e portare a termine il progetto.
Il risultato finale è un rifugio di 1340 mq, in grado di ospitare fino a 1200 bambini e insegnanti contemporaneamente. Oggi il liceo ha 128 insegnanti, 73 classi e 1991 studenti, 155 dei quali sono sfollati interni. I genitori di 212 bambini sono stati arruolati mentre i genitori di 89 bambini sono stati uccisi o sono rimasti invalidi. Questo rifugio è stato dotato di servizi igienici, una moderna sala medica, uscite di emergenza, illuminazione a led e un sistema di ventilazione avanzato.
Il progetto Solidarnist è un esempio tangibile di come la collaborazione tra le parti possa portare a soluzioni concrete in tempi di crisi. La trasformazione del Liceo n°10 va oltre la mera ristrutturazione di un edificio; è diventato un simbolo di speranza, dimostrando che, anche in tempi difficili, la comunità può unirsi per proteggere il suo futuro. La resilienza mostrata in questo progetto offre una lezione preziosa su come l’istruzione e la sicurezza dei bambini possano essere salvaguardate anche nei momenti più bui.