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Il Caaf Cgil NordEst, con la società di Bolzano, ha donato un’ambulanza al Comune di Netteboulou in Senegal. L’iniziativa rientra tra le attività di solidarietà in cui si impegna da anni il Caaf NordEst, assieme alle sue dieci società del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige.
L’iniziativa
L’iniziativa in Senegal è stata organizzata in sinergia con l’associazione Trait d’Union di Merano. L’ambulanza è stata acquistata l’anno scorso e trasportata in nave in Senegal, dove è giunta a Dakar da pochi giorni. La richiesta è stata avanzata da Diaby Bassamba, un operaio senegalese che lavora in Alto Adige da parecchi anni, che ha riscontrato come vi fosse la necessità di un’ambulanza per il trasporto in ospedale delle persone che non possono ricevere assistenza nel comune di Netteboulou: “Non di rado si verificano casi di decesso, vista la grande distanza dall’ospedale. Il Comune è composto da una sessantina di villaggi, gli abitanti sono numerosi, circa 500mila e la regione di Tambacounda è fra le più povere del mio paese”.
In rappresentanza del Caaf NordEst l’amministratore delegato del Caaf Cgil/Agb, Marco Pirolo, in presenza di Bassamba, ha consegnato al sindaco di Netteboulou, Issa Signate, le chiavi dell’ambulanza. Presenti all’evento anche numerose autorità locali, come il governatore della regione di Tambacounda Omar Baldé e il prefetto Alioune Badara Mbengue. Come ribadito da Pirolo in occasione della cerimonia di consegna dell’ambulanza si è trattato di un piccolo atto che, però, salverà tante vite: “Quest’ambulanza è il frutto di una donazione spontanea di 50 centesimi di quanti hanno fatto il modello 730, a cui le nostre società hanno aggiunto un pari importo”.
Solidarietà
La solidarietà del Caaf ha permesso in oltre 25 anni una serie di progetti, tra cui ospedali, asili, case per le donne, campagne di vaccinazione, corsi di formazione e aiuti per lo sviluppo dell’economia rurale. Le iniziative sono state realizzate in tutto in mondo, Italia compresa, ed effettuate dal Caaf, anche in collaborazione con associazioni nazionali e internazionali. La spesa complessiva è stata di oltre 2.600.000 euro, in alcuni casi con il contributo della Provincia di Bolzano, di Trento, di Treviso e della Regione Veneto.