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Appuntamento alle 14.30 si sabato 26 ottobre a Porta San Paolo a Roma, luogo in cui si concentrerà il corteo della manifestazione "Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora" che sfilerà sino al Colosseo dove, insieme a tante altre testimonianze, interverrà anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Una mobilitazione che, in queste settimane, ha visto crescere il numero di associazioni, di movimenti, di organizzazioni e di comitati del territorio che hanno raccolto l'appello lanciato dai promotori per chiedere un cambio di rotta delle istituzioni nazionali e internazionali per superare la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti tra nazioni e per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo.
“Sono più di cento le guerre in corso – afferma il segretario generale della Cgil Roma e Lazio, Natale di Cola -, su molte di loro non c'è neanche la minima traccia nei media e nel dibattito pubblico. Eppure ogni guerra, per quanto la lontananza geografica ci faccia sentire al sicuro dalle conseguenze più evidenti e brutali, riguarda tutte e tutti noi. Non è retorica, sono fatti tangibili. Ogni conflitto armato contribuisce a inquinare il pianeta, alterare il clima e distruggere interi ecosistemi disperdendo nell'atmosfera milioni di tonnellate di anidride carbonica ed altri gas serra.
Ogni conflitto armato alimenta le disuguaglianze economiche e sociali, mentre l'economia di guerra fa profitti da capogiro, l'inflazione erode il potere d'acquisto delle famiglie. Oggi in Italia, a causa della spinta inflativa concomitante allo scoppio della guerra in Ucraina, una famiglia su tre è costretta a tagliare anche sulle spese alimentari e sempre più persone non trovano una risposta pubblica ai loro bisogni perché il governo dirotta sempre più risorse sugli armamenti a discapito del welfare e del futuro delle nuove generazioni. Per tutte queste ragioni – conclude Di Cola -, noi non ci vogliamo rassegnare a un mondo di crudeltà, odio e violenze. La pace è la nostra grande e giusta causa da servire.