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La Federazione Europea dei Lavoratori dei Trasporti sta seguendo da vicino gli sviluppi riguardanti le proposte di emendamento all’art. 199 del Decreto Rilancio sulle disposizioni in materia di lavoro portuale e di trasporti marittimi. “Le Organizzazioni Sindacali a noi affiliate, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, sono impegnate da tempo nella richiesta di provvedimenti legislativi in materia di autoproduzione, tali da garantire il rispetto della salute e della sicurezza dei lavoratori impegnati nello svolgimento delle operazioni portuali”, scrive Livia Spera, segretaria generale Etf, in una lettera inviata alla ministra dei Trasporti Paola De Micheli. “Al fine di dare un positivo impulso allo sviluppo di un settore strategico come quello dei porti, riteniamo fondamentale preservarne la competitività e la concorrenza leale - continua - messe a rischio da interpretazioni distorsive della normativa vigente, che non consente un’adeguata distinzione degli ambiti di attività portuale e marittima”.
La leader sindacale ricorda come, a livello europeo, l’Etf è impegnata da anni in una campagna a tutela del lavoro portuale, che ha portato all’entrata in vigore a partire da gennaio 2020 della “Dockers’ clause” negli accordi internazionali. “La clausola intende garantire – conclude Spera - che le operazioni di carico e scarico siano effettuate dai lavoratori portuali qualificati allo svolgimento di tali attività, allo scopo di preservare la salute e la sicurezza dei lavoratori marittimi e di evitare le disastrose conseguenze ambientali derivanti dai numerosi incidenti verificatisi a causa dell’impropria esecuzione delle operazioni portuali”.