Domenica 29 novembre, Giornata internazionale di Solidarietà con il popolo palestinese, indetta dalle Nazioni Unite, si realizzerà dalla città di pace di Assisi, con il patrocinio del Comune di Assisi, la video-conferenza promossa da Cgil Cisl Uil Insieme Ad Agesci, Acli, Anpi, Arci, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Assopacepalestina, Legambiente, Libera, Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, Fondazione Giorgio La Pira, Fondazione Lelio e Lesli Basso, Pax Christi, Piattaforma Ong Italiane Mediterraneo e Medio Oriente, Pro Civitate Christiana - Cittadella Di Assisi, Rete Italiana Pace e Disarmo, per la pace giusta in Medio Oriente.
L’appello delle organizzazioni promotrici è rivolto alle istituzioni italiane affinché il governo italiano ratifichi il riconoscimento dello Stato di Palestina, condizione considerata indispensabile per porre fine al più lungo conflitto della storia moderna ed aprire la strada alla convivenza tra i due popoli, al pieno riconoscimento e rispetto dello stato di Israele nella regione, nel quadro del diritto internazionale e con l’applicazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite.
L’Italia nell’Assemblea delle Nazioni Unite nel 2012 votò a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina come “stato osservatore non membro”, ma poi non ha provveduto al formale riconoscimento, come invece hanno fatto 138 stati membri delle Nazioni Unite, oltre allo stato del Vaticano.
La pace in Medio Oriente non si costruisce con atti unilaterali o imposti con gli eserciti ma con il rispetto del diritto internazionale, dei diritti umani e con la cooperazione, il riconoscimento dello Stato di Palestina è l’atto che completa il quadro politico indispensabile per la costruzione della pace giusta, l’esistenza dei “due stati per i due popoli”, che pone fine al conflitto territoriale e delega alle istituzioni dei due stati la responsabilità di garantire la pace, la convivenza e la sicurezza, con il concreto sostegno e con la cooperazione della comunità internazionale.
All’evento parteciperanno con messaggi in diretta i segretari generali di Cgil, Csil, Uil, della Ces ed i presidenti delle altre organizzazioni promotrici, oltre agli interventi di ospiti palestinesi ed israeliani del mondo sindacale e della società civile e religiosa.