PHOTO
La Cgil sarà a Parigi, oggi, per sfilare accanto a tutti i sindacati francesi che riempiranno le piazze di tutte le città del Paese. Per l’aumento dei salari, per il lavoro sicuro e tutelato, per la parità di retribuzione tra donne e uomini. Contro il ritorno alle politiche di austerità, alle formule già sperimentate e fallite che fanno pagare il prezzo delle crisi solo a lavoratori e pensionati, permettendo a chi specula di arricchirsi sempre più.
E allora anche per un fisco giusto, progressivo; per accompagnare le transizioni ecologica e digitale con sostegni giusti ed efficaci, per difendere e rafforzare la sanità e la scuola pubblica. Per realizzare un nuovo modello di sviluppo nella nostra Europa: affinché diventi davvero quello che abbiamo sempre immaginato. Un’Europa sociale.
Sono parole della Cgil, quelle che ci hanno visto a piazza San Giovanni sabato 7 ottobre. Sono le parole di tutti i sindacati europei, finora già scesi in strada a San Marino, in Polonia, Montenegro, Grecia, Finlandia, Austria, Svizzera, Irlanda. E oggi a Parigi.
La Confederazione europea dei sindacati ha chiamato questa mobilitazione continentale “On the road for a fair deal for workers”: sulla strada per un giusto accordo per i lavoratori. Culminerà, a dicembre, in una grande manifestazione europea a Bruxelles.
È ciò che Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, aveva chiesto a maggio durante il congresso dei sindacati europei a Berlino: dare vita a un percorso comune di iniziative, mobilitazioni, rivendicazioni le quali, partendo da azioni progressive a livello nazionale, confluissero in un grande momento collettivo europeo. Il consenso pressoché unanime di allora si sta traducendo, giorno per giorno, nella lunga serie di iniziative in tutto il continente.
Ecco perché la Cgil sarà oggi in piazza, a Parigi, con i sindacati francesi. In Francia, il ritorno alle politiche di austerità si è presentato con la “riforma” delle pensioni: imponendo di fatto la stessa proposta che era stata già bocciata nel 2019 e che, dopo la pandemia, si sperava definitivamente archiviata.
La Cgil è con le compagne e i compagni francesi non soltanto simbolicamente: oltre a una delegazione di Corso d’Italia, ci saranno Flai, Fillea, Funzione pubblica, Fiom, Filcams, delegazioni regionali da Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio.
Ne siamo ormai consapevoli: le risposte alle nostre richieste spesso possono arrivare soltanto dal governo europeo. Ed è per questo che facciamo sentire la nostra voce non soltanto in Italia, ma in tutta Europa.
Andrea Malpassi, Area politiche europee e internazionali Cgil