“Legàmi di libertà” è il titolo di un’iniziativa che si svolgerà a Roma dal 6 all’8 novembre con un programma di incontri, mostre e dibattiti aperti al pubblico e gratuiti, promosso da Associazione Rosso un Fiore, il Coro inni e canti di lotta “Giovanna Marini” e dal Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali della Sapienza Università di Roma, con il sostegno della Cgil e il patrocinio di Roma Capitale nell’ambito del progetto di Terza Missione Calliope.
Una tre giorni che si volgerà fisicamente tra l’Università La Sapienza, il Centro congressi Frentani e il Nuovo cinema Aquila che è stata e messa in campo a cinquant’anni dalla caduta del regime di Francisco Franco, il dittatore spagnolo morto il 20 novembre del 1975, per raccontare le connessioni tra il nostro Paese e il movimento antifranchista spagnolo. Legami forti, spesso clandestini, per sostenere coloro che in Spagna lottavano per la libertà e dare accoglienza a intellettuali e artisti in fuga dalla dittatura.
Nel podcast due degli organizzatori, Andrea Monaco, presidente dell’Associazione Rosso un fiore, e Paola Persano, docente di Storia del pensiero politico dell’Università di Macerata nonché membro del coro, illustrano i contenuti e il senso dell’iniziativa.
“Gli eventi che evocheremo – spiega Monaco – sono intercorsi tra il 1935 e il 1975, assomigliano in maniera tremenda a qualche cosa di cui si percepisce la presenza anche nella nostra società in questo momento. E quindi è un progetto di estrema attualità, un processo di ricostruzione della memoria, di riacquisizione della memoria in corso in questo momento in Spagna e che noi, dalla nostra finestra italiana, vogliamo affrontare come Paese che ha contribuito in maniera molto forte ad accompagnare la resistenza antifranchista”
"Il nostro obiettivo è recuperare quasi in chiave archeologica, e uso una parola non a caso, le esperienze antifranchiste in Spagna e a livello internazionale con uno sguardo all'Italia. Lo faremo – dice Persano illustrando il programma – aiutati da storiche e storici e parleremo di antifranchismo e antifascismo, guardando alle esperienze concrete di militanti che alle epoca hanno vissuto sulla loro pelle in termini anche di carcere che saranno tra i nostri ospiti tra le nostre voci narranti.
Oltre al convegno “Cuentos de la dictadura” presso il Centro Frentani il 7 novembre, ci sarà anche un momento di narrazione visiva con la proiezione, l’8 novembre al Nuovo cinema Aquila, del documentario “Un pueblo que canta no muere” di Pablo Gil Rituerto, per poi finire, sabato 8 al Nuovo teatro ateneo della Sapienza, con lo spettacolo-concerto “Nubes y esperanza” da un’idea di Sandra Alós Cotronei e durante il quale una radio, una chitarra, due attori e un coro rappresenteranno il popolo con storie e canti della resistenza antifranchista”.























