“L’appello di questa piazza è ‘fermare le guerre’, cessare immediatamente il fuoco, convocare una conferenza straordinaria di pace”. Così il segretario generale Maurizio Landini, partecipando oggi (sabato 26 ottobre) a Roma alla giornata di mobilitazione per la pace: “Non siamo disponibili ad accettare che la guerra sia tornata a essere lo strumento che regola i rapporti tra Stati e nazioni. Con una crisi della diplomazia e della politica di questa natura, è il momento che il popolo della pace riprenda voce”.
Per il leader sindacale, la guerra “sta determinando l’aumento dell’inflazione, che sta a propria volta determinando un peggioramento. Solo la pace può permettere di affermare una giustizia sociale, una condizione e un modello economico e sociale diverso”.
Landini rileva che “l’incattivimento sociale che è in atto, questa violenza che aumenta anche nei rapporti tra le persone, è frutto anche della cultura della guerra. Perché la guerra manda il messaggio della violenza, del più forte, che è esattamente il contrario della solidarietà, della coesione e della mediazione sociale”.
Il segretario generale Cgil ricorda anche che “stiamo lavorando affinché in occasione del Giubileo ci sia una giornata di tutto il sindacato mondiale che metta insieme la lotta per la pace e quella per i diritti, il lavoro e la libertà. Il movimento sindacale si muove in questa direzione”.
La situazione internazionale
Landini evidenzia ciò che “il mondo non è fatto solo dagli Stati Uniti, è molto più ampio. E io vedo la crisi della politica e della diplomazia: non possiamo rassegnarci all'idea che la guerra sia uno strumento normale da utilizzare, perché questo sta determinando la costruzione di un’economia di guerra”.
E lancia un appello alle istituzioni continentali: “La necessità è l'Europa. L’Europa nasce proprio per impedire di andare alla terza guerra mondiale. La prima e la seconda guerra mondiale sono state fatte in Europa, e l’Europa nasce proprio con questa funzione, con questa prospettiva. Oggi, purtroppo, non sta svolgendo questo ruolo”.
Il Medio Oriente
Per Landini è necessario che “il governo italiano e tutti i governi diano voce a chi oggi dice ‘cessate il fuoco’, fermando tutti coloro che oggi stanno massacrando persone, penso in particolare a quello che sta facendo il Governo Netanyahu, che sta addirittura dicendo che l’Onu è inutile e attacca anche le sue basi”.
Riguardo appunto Israele, ciò che “stanno facendo non è solo un danno, perché sta massacrando il popolo palestinese, ma credo sia anche un suicidio per il popolo israeliano stesso. Questo governo non sta lavorando per l’obiettivo dei ‘due popoli e due Stati’, ma esattamente l’opposto. Credo che l’odio che si sta creando genererà solo altro odio. Bisogna fermarlo”.
E sempre sul medesimo tema, aggiunge: “Il mondo, gli Stati, le nazioni non possono soltanto stare a guardare. Non ci possono essere risoluzioni dell'Onu votate e poi non applicate, perché questo in realtà indebolisce la credibilità della democrazia stessa”.
Il governo italiano
Landini afferma che l’esecutivo “sta aumentando le spese militari e credo che sia assolutamente sbagliato. Faccio notare che in questo Paese si stanno chiudendo, per assurdo, le linee di montaggio che producono auto e i beni comuni, mentre stanno aumentando le linee per produrre i Leopard e armi. Mi sembra assurdo”.
Il segretario generale Cgil così conclude: “Questa storia che per creare sicurezza bisogna armarsi di più è in realtà una sciocchezza, anche perché, prima o poi, le armi le usi. In questo modo stai buttando via soldi e soprattutto mandi un messaggio devastante, ossia che è semplicemente l'uso della forza brutta a regolare i rapporti”.