La manifestazione di sabato 9 marzo ha ridato voce al popolo della pace. Oltre 30 mila persone, secondo gli organizzatori, hanno sfilato per le strade di Roma. “Per la libertà di manifestare, per il cessate il fuoco a Gaza, per la pace e la giustizia in Medio Oriente”, recitava lo striscione in apertura di corteo. Migliaia di bandiere del sindacato, della pace e anche della Palestina a sventolare tra la folla sopra altri striscioni in cui si legge “stop al massacro” o “stop al genocidio, voi i manganelli noi la pace”, come scrivono gli universitari dell’Udu e gli studenti medi.
“Fermare il massacro e liberare tutti gli ostaggi – ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini –. Noi stiamo chiedendo un immediato cessate il fuoco e che si fermi il massacro del popolo palestinese. La condizione è che vengano applicate le direttive dell’Onu, a partire da due popoli, due Stati. Pensiamo che sia necessario che tutti i governi lavorino per attivare una conferenza vera di pace e pensiamo che quello che sta facendo Netanyahu è contro il proprio popolo israeliano”.