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Solo pochi giorni dopo l'attacco di Nizza, il terrorismo colpisce ancora in Austria. E il mondo si stringe attorno alle vittime. Quattro i cittadini che hanno perso la vita in una serie di assalti coordinati nel centro della città di Vienna la scorsa notte. Numerosi i feriti. Morto anche uno degli attentatori. Tra i messaggi di cordoglio e vicinanza anche quello della Cgil.
Per Susanna Camusso, responsabile dell'area internazionale del sindacato di Corso d'Italia: “L’attentato a Vienna di ieri, gli attacchi in Francia dei giorni scorsi , l’attentato all’università di Kabul portano tutti la stessa firma e mostrano una strategia di terrore, di attacco alla democrazia, di negazione della civiltà e della libertà . Per questo mentre inviamo un abbraccio ai familiari delle vittime, la solidarietà ai paesi colpiti, sentiamo il dovere democratico di non arretrare, di contrastare la paura, per affermare democrazia e libertà".
A queste parole fanno eco quelle del segretario generale della Confederazione europea dei sindacati Luca Visentini: "Siamo affianco alle vittime, ai loro cari, al popolo di Vienna. Piangiamo chi è morto a causa di questa provocazione insensata e omicida. Non dobbiamo, però, cedere alla provocazione, non possiamo lasciarci dividere per religione o origini. Per secoli Vienna è stato un punto di incontro tra culture diverse e continuerà a essere il luogo in cui popoli differenti si ritrovano in pace e tolleranza. La nostra società non verrà cambiata da pochi fanatici determinati a destabilizzarci".