“Questo è un momento in cui, in tutto il mondo, siamo impegnati in un serio esame di coscienza, chiedendoci criticamente: come si è arrivati a questo punto? Non è difficile rispondere a questa domanda, perché sempre più spesso vediamo l'interazione tra i nuovi princìpi liberali e il loro assalto. Non è difficile notare che la società si sta sempre più dividendo e surriscaldando, come stiamo osservando. Cresce sempre più l'intolleranza. C'è sempre meno voglia di abbracciare il dialogo, un vero dialogo inclusivo. Si assiste sempre più alla crescita del complesso militare industriale. Il riarmo è in aumento. Ma soprattutto siamo arrivati a questa situazione perché il multilateralismo è sotto grave attacco”. A dirlo è il segretario generale della Organizzazione regionale africana della Confederazione sindacale internazionale Csi-Africa, Joel Odigie, in occasione dell’anniversario dell’invasione russa all’Ucraina.”
“Notiamo politiche di estremismo che tendono a dividere radicalmente e in modo aggressivo la società, anziché politiche che cercano di unire le persone – continua Odigie -. Queste sono alcune delle ragioni della crisi attuale, purtroppo: le armi sono forti ovunque, le bombe sono forti ovunque, i droni volano sopra le nostre teste e le comunità. Le infrastrutture vengono distrutte ogni giorno”. “Ma queste cose si possono evitare - conclude -. Ecco perché, in occasione dell’anniversario della guerra in Ucraina, vogliamo far sentire la nostra voce. Chiediamo ai leader mondiali di porre fine a questa guerra. Sediamoci. Parliamo. Cerchiamo un accordo.