Nel mondo, a oggi, sono morte 4 milioni e 517mila persone. Ma solo l'1,3% degli abitanti dei paesi in via di sviluppo ha ricevuto almeno un'iniezione di vaccino. È questa la vera "emergenza globale". E, per affrontarla, “la presidenza italiana del G20, nella imminente riunione a Roma dei ministri della Salute del 5 e 6 settembre, dovrebbe intervenire con forza. Il ministro della Sanità Roberto Speranza "deve farsi interprete di un'esigenza non più eludibile, né rinviabile, ponendo sul tavolo la necessità di attivare la sospensione temporanea dei brevetti sui vaccini. E' questo l'unico modo per arginare davvero a livello mondiale la pandemia".

È la posizione del Comitato Italiano della campagna europea Diritto alla Cura - Right2Cure – No profit on pandemic, di cui la Cgil fa parte. 

Le 114 associazioni e organizzazioni del Comitato esprimono una forte preoccupazione per i dati allarmanti diffusi nei giorni scorsi dall'Oms. Solo il 23,9% della popolazione mondiale ha completato il ciclo di vaccinazione. “Dai ministri della Salute delle potenze mondiali – afferma il Comitato – non ci aspettiamo né elemosine, né regalie: miliardi di esseri umani sono totalmente indifesi rispetto a un virus che continua a modificarsi e a diventare potenzialmente sempre più aggressivo e inafferrabile. Non è regalando qualche milione di dosi di vaccino che salveremo l'umanità: il modo più efficace è mettere i vaccini a disposizione di tutti, a costi accessibili, liberandoli dal nodo scorsoio rappresentato dai brevetti. Per questo non ci fermiamo e continuiamo la raccolta delle firme per costringere la Ue a sostenere la sospensione dei brevetti”.
 
Lunedì 6 settembre, dalle ore 14.30 presso i Musei Capitolini di Roma, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini parteciperà alla sessione dei lavori del G20 Salute che prevede la consultazione con gli Engagement Groups B20-C20-L20-S20-T20-Y20-W20.
 
"Non si può ignorare l'allarme di Mike Ryan, direttore del programma di emergenza sanitaria dell'Oms che ha stigmatizzato la decisione Usa di erogare la terza dose di vaccino, paragonandola a un giubbotto salvavita lanciato a chi ne ha già uno, mentre si lasciano annegare tutti gli altri sprovvisti di salvagente". Lo dichiara Vittorio Agnoletto, portavoce italiano della campagna europea.

"L'Italia - aggiunge Agnoletto -, per il ruolo che ricopre nel G20 ha un'enorme responsabilità nell'attivare tutti gli strumenti disponibili per limitare la diffusione del virus: applicare la moratoria sui brevetti significa evitare milioni di morti".

La campagna non si ferma: prosegue la raccolta delle firme sul sito https://noprofitonpandemic.eu/it.