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“Senza la pace non c'è lavoro, senza la pace non c'è futuro, senza la pace ci sarà solo morte e distruzione, per noi e per i nostri figli. L'abisso è dietro l'angolo e non sto esagerando, la posta in palio è troppo alta, è fondamentale partecipare alla manifestazione per protestare contro l'atrocità della guerra”. Con queste parole il segretario generale della Cgil Toscana, Rossano Rossi, chiama alla giornata di mobilitazione nazionale per la Pace del 26 ottobre.
Per la Toscana l'appuntamento è a Firenze: la manifestazione partirà da piazza Santa Maria Novella alle 14 e si concluderà in Piazza Santa Croce alle 17. Il corteo attraverserà l'Arno su entrambe le sponde, tra il centro e l'Oltrarno (proprio per segnare l'idea di ponti di pace). Alle 17 in Santa Croce sono previsti momenti artistico-musicali (Letizia Fuochi con Frank Cusumano; Gaia Nanni con Alessio Sardelli, Gabriele Doria e Roberto Beneventi), poi spazio agli interventi di Massimo Valpiana (presidente del Movimento Nonviolento) e Giulia Torrini (presidente di Un Ponte Per). A presentare gli ospiti sul palco, la direttrice di Controradio Chiara Brilli.
Alla manifestazione di Firenze confluiranno anche dal resto della Toscana, dalla Liguria e dall'Emilia Romagna. Il comitato organizzatore fiorentino invita tutta la cittadinanza a partecipare portando i colori della pace. Oltre alla società civile, saranno presenti anche esponenti delle istituzioni, del mondo delle confessioni religiose e della politica.
“Firenze vuole ribadire la sua tradizione e la sua vocazione di messaggera di pace – dice il segretario generale della Cgil Firenze, Bernardo Marasco – rassegnarsi alla guerra è ingiusto e fa scivolare il mondo verso una involuzione violenta che non vogliamo che sia il nostro futuro. Dobbiamo tenere alta la speranza della pace. In questi momenti così bui non possiamo sottrarci al compito storico di testimoniare al mondo che deve esistere una alternativa alla guerra”.