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Who's the boss? Questo lo slogan della manifestazione che si terrà il 7 giugno a Bruxelles, lanciata dalla Federazione europea dei sindacati delle costruzioni - Efbww contro lo sfruttamento nelle catene dei subappalti, che vedrà protagonisti anche i sindacati italiani. In prima linea ci sarà anche la Fillea Cgil, che con una folta delegazione mercoledì sarà in Place Luxembourg, dalle 10 alle 12, insieme ai sindacati di settore degli altri Paesi Europei, come ricorda il Segretario generale Alessandro Genovesi “lo sfruttamento dei lavoratori nella catena dei subappalti rappresenta una delle maggiori piaghe che affliggono il settore, in Italia e nel resto dell’ Europa, alimentando sfruttamento, infortuni e infiltrazioni criminali. Per quanto riguarda il nostro Paese, nel corso degli ultimi anni i governi, anche su iniziativa del sindacato, avevano vietato il subappalto a cascata e aumentato le tutele nei subappalti e lungo la filiera, con il varo di alcuni provvedimenti positivi (obbligo del Durc per congruità, rispetto del contratto edile per le imprese che beneficiano degli incentivi, parità di trattamento economico e normativo tra lavoratori in appalto e lavoratori in subappalto).”
“Con il recente intervento a gamba tesa da parte del governo Meloni con il nuovo Codice Appalti stiamo invece tornando in dietro” prosegue Genovesi “dal primo luglio il governo ha liberalizzerato il subappalto e reso più difficile contrastare il dumping contrattuale e il lavoro irregolare. Anzichè proseguire sulla strada della qualità, rischiamo di aprire il settore pubblico alle peggiori distorsioni dell’edilizia privata, con un aumento di infortuni e di infiltrazioni criminali senza precedenti. Soprattutto ora che dobbiamo spendere le risorse del Pnrr.”
“Dopo tre anni terribili di crisi, prima il Covid e poi una guerra, ancora in corso e dagli esiti devastanti per l’intero continente, l’Europa tenta di ripartire e l’edilizia avrà un ruolo centrale” prosegue Genovesi “per questo occorre che il settore riparta su gambe salde, non solo dal versante degli investimenti e delle opere utili e sostenibili ma anche dal versante dei diritti dei lavoratori, della qualità del lavoro e degli appalti, della legalità e della trasparenza, usando le risorse pubbliche per far crescere imprese serie e per migliorare le condizioni di chi lavora. Per questo crediamo fortemente nella mobilitazione lanciata dalla Efbbww, coerente con la mobilitazione italiana e con le stesse giornate di lotta che ci hanno visto in piazza il 1 aprile scorso in 5 città. Ora è il momento di agire uniti contro ogni tentativo di portare nei cantieri la legge della giungla, in Italia e nel resto dell’Europa.”
Appuntamento dunque al 7 giugno, dalle ore 10 alle ore 12 in Place Luxembourg a Bruxelles (uffici del Parlamento Europeo): delegazioni di lavoratori dell’edilizia provenienti da tutta Europa prenderanno parte all'iniziativa indetta dalla EFBWW “Who's the boss? Stop exploitation in subcontracting chains!” per chiedere norme più stringenti in materia di subappalto negli appalti pubblici, piena responsabilità in solido, registri elettronici delle imprese, protezione per i lavoratori distaccati nelle catene dei subappalti, rafforzamento dei rappresentanti sindacali dei lavoratori e i CAE (comitati aziendali europei), ispezioni del lavoro più efficaci, pari lavoro, pari diritti, pari retribuzione.