Nelle campagne di Modica, in un’antica dimora nobiliare, c’è una casa famiglia gestita dall’Associazione comunità Papa Giovanni XXIII che ospita 18 bambini ucraini sfollati da un orfanatrofio di Mariupol’ nel maggio 2022. Sono una parte dei 63 orfani evacuati dall’Ucraina, grazie alla rete di associazioni Stop the war now con la collaborazione della Cgil, del sindacato polacco Solidarnosc e del Movimento 5 Stelle. Oggi quei bambini crescono, vanno a scuola, giocano. Alcuni di loro sono, o stanno per diventare maggiorenni.
Salvatore Marra, coordinatore dell’Area politica europea internazionale della Cgil: “Siamo stati da sempre, e continueremo a essere vicini alle popolazioni che soffrono anche in Ucraina, con il prolungarsi della guerra. E continuiamo a esprimere la nostra solidarietà, non soltanto con le dichiarazioni, ma anche con fatti concreti”.
“Sono giorni tragici, sia in Ucraina, sia nella striscia di Gaza, come in Sudan, in Congo in Myanmar – continua – In questo momento non c’è praticamente nessun continente senza uno scenario di guerra, e dove la popolazione civile non paghi il prezzo più alto. Per noi è stato emozionante poter accogliere un gruppo di bambini orfani in Sicilia, allontanarli dall’orrore della guerra, e offrire loro un percorso diverso, in un contesto accogliente”.
“Altre azioni – conclude – saranno intraprese nei prossimi mesi, anche di concerto con la Confederazione europea e internazionale dei sindacati e altre organizzazioni con le quali condividiamo un netto no alla politica di riarmo e alla logica della risoluzione dei conflitti con le guerre. Noi crediamo nella diplomazia e crediamo che oggi più che mai sia importante ancorare il ruolo del sindacato internazionale nel movimento per la pace”.