“Le politiche realizzate in Spagna dopo la pandemia sono molto diverse da quelle realizzate un decennio prima, con la crisi finanziaria e l’austerità: ora c’è una riforma del lavoro concordata col sindacato, con l’incremento del salario minimo e altre misure che hanno portato il nostro Paese al record storico del numero di persone che lavorano e contribuiscono alla previdenza”. Così Unai Sordo, segretario generale delle Comisiones Obreras (CC.OO.), interpellato da Collettiva.
“Le politiche proposte dai sindacati spagnoli – quindi – non solo erano giuste nei termini dell’equità sociale, ma si stanno dimostrando più efficaci anche dal punto di vista economico”.
In generale, adesso “è necessario ricostruire un contratto sociale che migliori tutti i servizi pubblici, ma che migliori anche il vincolo della cittadinanza per una buona gestione dei servizi. È una delle politiche più strategiche la sinistra può fare in questo momento”, conclude.