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Notizie incoraggianti da Rio de Janeiro. La dichiarazione congiunta dei ministri delle Finanze del G20, pubblicata ieri 26 luglio, rappresenta un significativo passo in avanti per la cooperazione internazionale in materia fiscale. Per la prima volta nella storia i ministri delle economie più grandi del mondo hanno ufficialmente concordato sulla necessità di mettere in campo sforzi profusi per assicurare che gli ultra ricchi paghino la loro giusta quota di imposte.
Ci troviamo di fronte a una presa d’atto condivisa che parte da un dato di fatto: oggi i super ricchi, a fronte di un’accresciuta concentrazione di ricchezza e potere, concorrono in modo insufficiente al finanziamento delle politiche pubbliche, derogando in larga parte al dovere di solidarietà sociale cui ciascuno di noi è chiamato. Uno status quo che contribuisce ad esasperare le disuguaglianze, minare la coesione sociale e la tenuta stessa dei sistemi democratici.
Dal summit dei leader del G20 di novembre si attende che si passi dalle parole, condivisibili, a passi concreti. È necessario un rafforzamento dello scambio di informazioni tra le autorità fiscali nazionali che permetta di ricostruire pienamente i patrimoni individuali globali e i redditi personali di fonte estera e renda più difficile l’occultamento offshore dei capitali. Serve rimettere in discussione l’esistenza di regimi fiscali preferenziali per le persone fisiche - come il regime opzionale per i neo residenti introdotto in Italia per attrarre i ricchi d’oltreconfine - e contrastare con vigore la corsa al ribasso globale in materia di tassazione degli individui.
Serve infine – e il cammino è indubbiamente più tortuoso – arrivare a un accordo su uno standard globale che garantisca una più equa e progressiva tassazione degli ultra ricchi, individuando un menu di misure fiscali cui gli Stati possano ricorrere, nel rispetto dei propri contesti normativi e delle proprie tradizioni fiscali.
Se non tergiverseranno, i leader del G20 daranno una concreta risposta all’ampio supporto di cui l’agenda #TaxTheRich gode presso l’opinione pubblica mondiale. Ne sono riprova le oltre 1,5 milioni di firme internazionali a supporto di un prelievo più marcato sui più abbienti, consegnate al ministro delle finanze brasiliano, Fernando Haddad, in occasione del vertice di Rio, ma anche le oltre 250.000 adesioni all’Iniziativa dei Cittadini Europei in corso, a sostegno di un’imposta europea sui grandi patrimoni, cui invitiamo i lettori di Collettiva ad aderire convintamente.
Misha Maslennikov è policy advisor di Oxfam