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È stata una vittoria storica per il sindacato. Lo scorso 20 ottobre, il Parlamento europeo ha votato a favore di una strategia comune per la rimozione sicura di tutto l’amianto in Europa. Un voto ottenuto tra l'altro a larga maggioranza, con 675 voti a favore, 2 contrari e 23 astensioni, che riduce in maniera drastica il limite di esposizione. Dall’attuale tetto di 100mila fibre per metro quadrato si passa a 1000: cento volte in meno.
Un risultato eccezionale, ottenuto soprattutto grazie a una battaglia che i sindacati europei e la Fillea Cgil portano avanti da anni. Ora spetta alla Commissione legiferare in linea con la decisione del Parlamento, e presentare la European strategy for the removal of all asbestos (Esraa) che dovrà determinare un quadro giuridico per una valutazione “in consultazione con i portatori di interessi, comprese le parti sociali, di tutto l'amianto presente negli edifici e nelle infrastrutture degli stati membri e stimi i costi della sua rimozione sicura in ogni stato”.
La nuova strategia è molto articolata e prevede, tra l'altro, anche che gli Stati membri istituiscano piani nazionali per la rimozione dell'amianto, che includano “calendari chiari e realistici”, e registri digitali nazionali accessibili al pubblico. Ma anche che si ponga maggiormente l'accento sulla necessità di includere tutte le professioni a rischio, compresi i lavoratori nelle ristrutturazioni e nelle demolizioni, gli addetti alla gestione dei rifiuti, i minatori e i vigili del fuoco. I piani nazionali, poi, dovranno prevedere la formazione dei lavoratori, uniforme tra tutti gli Stati, e una diagnosi dell'amianto certificata da parte dei datori di lavoro prima di qualsiasi attività all'interno di “edifici, navi, aeromobili o su attrezzature o prodotti”.
Come ricorda lo stesso Parlamento europeo, tutte queste indicazioni si rendono particolarmente necessarie oggi che “il previsto aumento delle opere edili associato all'ondata di ristrutturazioni sarà accompagnato da una maggiore esposizione professionale e ambientale alle fibre di amianto”.
“Tutte queste richieste sono le stesse che abbiamo avanzato con la campagna nazionale d'informazione e sensibilizzazione 'Occhio all'amianto!', insieme all’Ente di formazione e sicurezza in edilizia e il Cncpt, con la partecipazione di tutte le parti sociali”, ci dice Ermira Behri, segretaria nazionale della Fillea. “Sono tutti passi in avanti importanti - continua -, per questo è una grande vittoria della Fillea, che con il sostegno della Cgil, insieme alla Filca Cisl e FenealUil, ha sostenuto con forza questa proposta. Ringraziamo quindi il sindacato europeo delle costruzioni Efbww per il lavoro fatto insieme a tutti gli affiliati ed alla Confederazione europea dei sindacati. Un particolare ringraziamento va al relatore Nikolaj Villumsen (deputato danese) e ai relatori ombra Cindy Franssen, Johan Danielsson, Sara Matthieu e Véronique Trillet-Lenoir per il grande lavoro svolto”.