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La Rete NoBavaglio - Liberi di essere informati sarà presente in piazza il 5 novembre al fianco delle associazioni, i sindacati, le cooperative sociali, i presidi antimafia, le case delle donne, i comitati, le parrocchie e le fattorie sociali, all'interno del percorso avviato dalla Rete dei Numeri Pari, insieme a tutte le realtà nazionali e territoriali promotrici della mobilitazione.
"Come giornalisti, operatori dell’informazione e della comunicazione, e come attivisti per i diritti umani e civili sposiamo a pieno le ragioni con cui è stata indetta la manifestazione: 'EUROPE FOR PEACE', 'Cessate il fuoco subito - Negoziato per la pace. Saremo in piazza anche per ribadire l’importanza di una informazione indipendente specie in tempo di guerra dove i media diventano armi di propaganda per condizionare l’opinione pubblica. In questo contesto è fondamentale il pluralismo dell’informazione per evitare una narrazione della guerra a senso unico. E mettendo al centro il diritto dei cittadini a essere informati correttamente.
Saremo in piazza anche al fianco di Julian Assange che paga la colpa di aver denunciato gli orrori della guerra e per questa ragione viene trattato come un criminale. Reputiamo strettamente collegati i temi di un’informazione libera a quelli della giustizia sociale: imbavagliare l’informazione è l’anticamera di un Paese che rischia una gestione dittatoriale dei processi che lo governano. Chiediamo pace ma anche giustizia sociale e tutela dei diritti civili e umani. Difendiamo la libertà, perché senza libertà una stampa può essere solo una cattiva stampa. La libertà di Assange come di ogni singolo cronista, capo redattore, ufficio stampa, blogger è la sentinella a garanzia di una sana democrazia. Con queste parole d’ordine saremo in piazza il 5 novembre".