Un’alleanza tra ambientalismo e mondo del lavoro per fermare il collasso ambientale è sociale. Questo il tema principe al centro de “L’altra Cernobbio”, il XIV Forum della Campagna Sbilanciamoci, organizzato in concomitanza con il forum dell’economia mainstream, quello dello Studio Ambrosetti, e che si è svolto tra Como e Cernobbio dal 6 all’8 settembre con la partecipazione di numerosi ospiti, sindacalisti, economisti, rappresentanti delle ong e della società civile.
Per Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte e presente al Forum, l’alleanza deve essere stretta in modo strategico: “Possiamo migliorare l’ambente se cambiamo il lavoro – afferma – e il modo di produrre e interveniamo sui prodotti. Il mondo del lavoro e il sindacalismo devono assumere il limite ambientale e gli ambientalisti devono assumere una transizione giusta socialmente, perché il buon ambientalismo porta buon salario, buoni diritti e prodotti più utili per tutti”.
Dal canto suo Don Colmegna, presidente onorario della Fondazione Casa della Carità, punta l’attenzione sul tema della partecipazione: “È necessario riprendere l’entusiasmo e la capacità di sognare ancora per immettere energie dal basso, dai territori, e attraverso la presa di coscienza riprendere il coraggio e la speranza”.
Sulle stesse note, ma con accenti politici e sindacali, le parole di Luciana Castellina, saggista ed ex parlamentare, per la quale bisogna intraprendere “una battaglia per rendere consapevole le persone” e mettere in campo “proposte di modifica del sistema. “Non possiamo continuare a rivendicare le cose che abbiamo ottenuto e che ora ci sono sfuggite dalle mani”, afferma Castellina, per la quale è necessaria “l’azione dei cittadini, soprattutto dei giovani che devono divenire soggetti capaci di incidere sulle decisioni con un’azione diretta”.