Assumere una determinata postura a lavoro può comportare problemi. Questo vale anche e soprattutto per quei mestieri che richiedono ore e ore in determinate posizioni. Lo conferma, una volta di più, la pronuncia di due recenti sentenze, definite da Paola Rossi, dell’Inca Cgil nazionale, “due importanti riconoscimenti in tema di tutela del danno da lavoro”.
“Il primo caso riguarda il riconoscimento di malattia professionale a una pianista, alla quale è insorta una grave forma di artrosi alle mani in età precoce, a causa della sua attività. Il secondo caso riguarda un medico chirurgo che, a causa delle prolungate posture incongrue in sala operatoria, ha sviluppato importanti patologie del rachide cervicale”.

Il riconoscimento

Grazie al lavoro del patronato Inca e dei suoi consulenti medici e legali, “entrambi i lavoratori – spiega Paola Rossi ai microfoni di Collettiva – hanno ottenuto importanti risultati in tema di tutela del ‘danno da lavoro’, riconosciuto in due distinte sentenze del tribunale di Modena. Queste sentenze mettono in luce l’importanza di denunciare tutte le patologie causate dal lavoro, anche quelle meno comuni. La legge consente, infatti, al lavoratore di presentare la domanda di malattia professionale ogni qualvolta abbia il sospetto che i suoi problemi di salute siano causati dal lavoro”.

In questi casi “il consiglio resta quello di rivolgersi al patronato Inca dove operatori esperti, medici e avvocati valuteranno il caso e aiuteranno la persona a dimostrare l’eventuale origine professionale della malattia”, conclude Paola Rossi.

Per informazioni è possibile scrivere all’indirizzo infortuni@inca.it.