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Si è dimesso Giulio Ferrara da presidente del Consorzio trasporti aziende Basilicata, condannato in tutti e tre i gradi di giudizio per violenza sessuale a danno di una lavoratrice. Nelle ultime ore la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, rispondendo alla petizione lanciata dal movimento Dalla stessa parte, aveva chiesto la destituzione dell'uomo confermato al vertice della società nonostante la condanna in via definitiva. La protesta, lanciata su Change.org su spinta di Livia Turco, ha già raccolto 20 mila firme e sta mobilitando il mondo dell'associazionismo non solo femminista, perché si ponga rimedio a questa "inaccettabile situazione". L'assemblea elettiva tenutasi il 20 agosto ha infatti ignorato la questione relativa alla condanna alla pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione per Ferrara.
La petizione è sostenuta da autorevoli associazioni tra cui Differenza donna Ong, Noi rete donne, Rebel network, Rete Reama, Risvolta Matera coordinamento nazionale comitati Se non ora quando e ha mobilitato i sindacati locali con un duro comunicato del Coordinamento donne Cgil, Cisl e Uil. Per le promotrici di Dalla Stessa Parte "l'elezione di Giulio Ferrara a presidente di Cotrab è offensiva nei confronti di tutte le donne e di qualunque codice etico e di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. La violenza nei confronti di una donna sul suo luogo di lavoro certifica come funziona l'esercizio del potere e del controllo da parte del sistema produttivo, ancora fortemente patriarcale, e capace addirittura di ritenere normale che un ruolo apicale maggiore possa essere ricoperto da chi in azienda le violenze le ha commesse".