“Il riscatto del corso di laurea permette, a fronte del pagamento del cosiddetto onere di riscatto e nei limiti della durata legale, di valorizzare nella propria posizione contributiva gli anni di studi universitari. Il riscatto – ha spiegato ai microfoni di Collettiva Gabriela Mella dell’Inca nazionale – è possibile solo se l’interessato ha conseguito il diploma di laurea o un titolo equiparato”.
“Possono esercitare il riscatto anche i soggetti inoccupati che al momento della domanda non risultino essere mai stati iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza in Italia e all’estero. Si possono riscattare, ad esempio, i diplomi universitari, la cosiddetta laurea breve, i diplomi di laurea, diplomi di specializzazione, dottorati di ricerca”.
“Oltre al riscatto ordinario esiste anche il riscatto cosiddetto agevolato il cui onere è calcolato secondo il sistema contributivo e l’onere in questo caso viene calcolato sul minimale degli artigiani e commercianti nell’anno di presentazione della domanda. In alcuni casi il risparmio può essere vantaggioso, ma è bene sapere che si potrà usufruire del riscatto agevolato anche per corsi precedenti al 1996 soltanto se si sceglie di optare per il sistema contributivo. Essendo l’opzione al contributivo una scelta irrevocabile è indispensabile affidarsi a esperti che ci aiutino a orientarci nella scelta. Per questo è importante rivolgersi al patronato Inca Cgil per chiedere una consulenza e fare la scelta giusta”.