Il lavoro minorile è un fenomeno di dimensioni globali. Secondo le recenti stime dell’Ilo, l'Agenzia delle Nazioni Unite specializzata sui temi del lavoro, sono ancora 152 milioni i bambini vittime di lavoro minorile. Metà, 73 milioni, sono costretti in attività di lavoro pericolose che mettono a rischio la salute, la sicurezza e il loro sviluppo morale. Molti di loro vivono in contesti colpiti da guerre e da disastri naturali nei quali lottano per sopravvivere, rovistando nelle macerie o lavorando per strada. Altri vengono reclutati come bambini soldato per combattere nelle guerre volute dagli adulti. La realtà che questi dati ci descrivono è inaccettabile.
Secondo le stime dell’Organizzazione internazionale del lavoro, a maggio 2020 1,6 miliardi di persone impiegate nel settore informale hanno visto azzerarsi il loro reddito a causa della chiusura totale. Ciò si tradurrà inevitabilmente in un forte incremento del lavoro minorile. A rischio anche i minori già svantaggiati, come bambini di strada, orfani o abbandonati, minori rifugiati, migranti, bambini che vivono in zone di conflitto.
Porre fine al lavoro minorile è possibile. Le convenzioni dell'Istituto sono strumenti giuridici a tutela dei minori, che chiedono ai governi interventi mirati per l’eliminazione dello sfruttamento del lavoro minorile e la proibizione delle sue forme peggiori. La Convenzione dell’Ilo n. 182 del 1999 sulle peggiori forme di lavoro minorile afferma la necessità e l’urgenza di adottare delle strategie di azione per eliminare, con priorità assoluta, le peggiori forme di lavoro minorile, senza perdere di vista l’obiettivo di lungo periodo di eliminare tutte le forme di lavoro minorile nel mondo.
La Convenzione Ilo n. 138 sull’età minima per l’ammissione al lavoro fissa l’età minima in cui i bambini possono essere legalmente impiegati in attività lavorative. La Dichiarazione dell’Ilo sui Principi e i Diritti Fondamentali al Lavoro prevede che anche gli Stati membri che non hanno ancora ratificato queste Convenzioni devono rispettare, promuovere e realizzare i principi contenuti nelle Convenzioni. Sono molti i Paesi che hanno ratificato le norme internazionali sul lavoro minorile ma, come evidenziato dai dati recenti, la distanza tra la ratifica e la loro effettiva applicazione resta ancora grande.