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Giustizia sempre più lontana per Paola Clemente, morta nel luglio del 2015 mentre stava lavorando alla acinellatura dell’uva a temperature altissime. La Flai Cgil costituitasi parte civile nel processo, ha dovuto constatare che i primi testimoni saranno ascoltati a giugno del 2023, con lo slittamento di un anno da quando calendarizzato.
“Tempi così lunghi per i processi allontano dalla verità e dalla giustizia e non aiutano a prevenire il fenomeno dello sfruttamento e del caporalato in agricoltura. Abbiamo una buona legge, la 199/2016 nata anche dal sacrificio di Paola Clemente, ma poi serve la reale applicazione di questa legge, così come servono i controlli. Questo slittamento del processo è un segnale preoccupante, che ci amareggia e che stentiamo a comprendere”. Così il commento di Giovanni Mininni, Segretario generale Flai Cgil.
“E’ assurdo che a sette anni di distanza dalla morte di Paola non si riesca ancora ad arrivare alla parte dibattimentale del processo e avere finalmente giustizia e verità per Paola Clemente e per tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori che ancora oggi soffrono condizioni di lavoro proibitive. Per Paola e per tutti costoro seguiterà il nostro impegno”.