Aggredito nel cuore della sua Napoli. Vittima, insieme a un suo amico, è l’attore, regista e attivista palestinese, membro della Comunità Palestinese Campania, Omar Suleiman, che vive nella città partenopea ormai da cinquant’anni e ha un’attività di ristorazione nel centro storico. Lui stesso si è presentato alle forze dell’ordine per denunciare il fatto, avvenuto vicino alla stazione della Cumana di Montesanto. 

Omar Suleiman (Facebook Suleiman Mohammad Omar)

Aggressione a sfondo razziale – ha scritto in un post su Facebook diventato presto virale – perché indossavamo, io ed un compagno della comunità palestinese della Campania, le nostre Kufie. È avvenuta alle 16.30 di sabato 22 marzo nella Cumana di Napoli da parte di un soggetto che dopo averci ripetutamente provocato in diversi modi, banali (mettendo ripetutamente l’inno israeliano) e più seri anche cercando il contatto fisico in attesa di una nostra reazione che non è avvenuta, ci ha atteso ed aggredito fisicamente alle spalle alla stazione di Montesanto”.

“Questo episodio – continua nel post – reputo sia molto grave, la denuncia è stata fatta e le conseguenze legali sono certo non tarderanno, ma penso che questo fatto vada denunciato anche pubblicamente soprattutto perché avviene in un contesto politico internazionale e nazionale dove c’è molta indifferenza dell’opinione pubblica, dei media, dei Governi e dei partiti politici a condannare i reali responsabili in Palestina”. 

“Denunciamo tutto questo anche perché l’indifferenza mentre accadeva tutto questo è stata grande, con persone che hanno liquidato il tutto con ‘Ah vabbe’, sono fatti di religione’, empatia selettiva”.

Il presidio in solidarietà

Il manifesto del presidio

Proprio per le ragioni esplicitate da Suleiman nella sua denuncia via social, martedì 24 marzo la città ha risposto compatta nel presidio di solidarietà organizzato nel luogo dell’aggressione, dietro allo slogan “La tua voce conta”. “Contro ogni forma di aggressione e violenza – si leggeva nel manifesto di convocazione del sit-in – non smettere mai di parlare di Palestina e di indossare i suoi simboli”.Alla manifestazione hanno partecipato associazioni, istituzioni, società civile ed era presenta anche la Cgil Napoli e Campania.

Il sindaco Manfredi: “Napoli è luogo di accoglienza e dialogo”

Tra le voci che hanno espresso vicinanza a Omar Suleiman, quella del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “Questo atto di violenza, motivato dall’odio e dal pregiudizio, è un’offesa ai valori di convivenza pacifica, rispetto e tolleranza che Napoli, città aperta e multiculturale, da sempre promuove. A Suleiman va la totale e convinta solidarietà di tutta l’amministrazione, che confida come sempre nelle forze dell’ordine e nella magistratura affinché vengano individuati e puniti i responsabili di questo gesto inqualificabile. Napoli – si legge nel comunicato – è e rimarrà un luogo di accoglienza e dialogo, dove la diversità è considerata una ricchezza e non una minaccia”. 

Ricci, Cgil Napoli e Campania: “Solidarietà e condanna, si rifletta su conseguenze del conflitto in Medioriente”

Condanniamo fermamente la vile aggressione subita sabato scorso dal regista e attivista palestinese, Omar Suleiman, nei pressi della stazione di Montesanto della linea Cumana. Ad Omar, amico e compagno, sempre in prima linea per difendere i diritti non solo della comunità palestinese a Napoli e in Campania, va la vicinanza della nostra organizzazione”. Questo il commento del segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci.

“Quello che fa ancora più rabbia – ha aggiunto Ricci –, come ha evidenziato anche Omar, è stato il tenore dell’aggressione, chiaramente a sfondo razziale, e il contesto di indifferenza generale che ha caratterizzato l’episodio. Ci auguriamo che le autorità facciano luce in tempi rapidi su quanto accaduto, individuando i responsabili e che questo episodio – ha concluso Ricci – possa far riflettere tutti sulle conseguenze che il conflitto tra Israele e Palestina sta scatenando anche nella società occidentale”.