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Sono circa 90.000, 38.000 on line e il resto sul cartaceo, le sottoscrizioni della petizione sulla salute in Lombardia che il Comitato La Lombardia SiCura ha depositato questa mattina al protocollo della Regione Lombardia.
“Il grande consenso riscosso dalla petizione è la chiara conferma del pesante stato di disagio nella popolazione e della urgenza di azioni strutturali di modifica della gestione della sanità in Lombardia, per un pieno ripristino del servizio sanitario pubblico in tutte le sue valenze, a partire dal taglio effettivo delle liste d'attesa”, hanno detto nella conferenza stampa i rappresentanti del Comitato Marco Caldiroli, Medicina Democratica, Vittorio Agnoletto, Osservatorio Salute, Massimo Cortesi Arci Lombardia, Monica Vangi segretaria Cgil Lombardia, Federica Trapletti Spi Cgil Lombardia e Andrea Villa, ACLI Milano.
“Per ridare dignità ed efficienza al servizio sanitario pubblico in Regione – hanno aggiunto – non bastano certo le recenti iniziative regionali, prese durante la raccolta firme, come l'allungamento dell’apertura delle strutture pubbliche esclusivamente con orario straordinario degli operatori socio-sanitari, o l'estensione di un ruolo, per noi improprio, delle farmacie, come pure le difficoltà di far ‘accettare’ il CUP unico che tardivamente si dichiara di voler introdurre. Iniziative che vanno nella stessa direzione di quelle governative, che non affrontano alla radice il disastro della sanità in Italia”.
L'iniziativa, lanciata il 1° marzo e conclusa il 10 giugno, ha visto un'ampia mobilitazione in tutti i territori della Lombardia delle organizzazioni e associazioni aderenti a cui si è aggiunta l'iniziativa di diversi consigli comunali che hanno approvato ordini del giorno con i contenuti della petizione. Tra questi, il Comune di Milano che ha aderito ieri, il Comune di Mantova e numerosi enti locali.
Il Comitato ha annunciato le prossime iniziative e appuntamenti: una manifestazione pubblica verso la metà di settembre e la presentazione della petizione alla III Commissione Sanità della Regione, peraltro impegnata in questo periodo nella discussione sul Piano Socio Sanitario 2024-2027.
A “La Lombardia SiCura” hanno aderito decine di associazioni, comitati e gruppi politici in tutta la regione, particolarmente numerosa e diffusa è stata l’attivazione di realtà locali auto organizzate, un “allenamento” alla futura raccolta firme per i referendum sulla legge regionale 33/2009 sulla sanità, per la quale prosegue l’iter del ricorso contro la decisione della maggioranza del Consiglio Regionale di impedirlo.
I punti chiave della petizione erano cinque: 1. Centro unico di Prenotazione; 2. Abbattimento delle liste d’attesa eliminando abusi sulle agende; 3. Stop all’utilizzo dei medici a gettone (non dipendenti) e assunzioni di personale; 4. Copertura dei costi sanitari nelle Residenze Sanitarie Assistenziali e miglioramento dei servizi per gli anziani 5. Potenziamento dei Servizi Territoriali in particolare per la prevenzione.
Di seguito l’elenco delle realtà promotrici e che hanno aderito dall’inizio della campagna: Osservatorio Salute, CGIL Funzione Pubblica, SPI CGIL, CGIL Lombardia, ARCI, Medicina Democratica, Movimento Consumatori, Federconsumatori, Forum per il diritto alla salute, Milano in Salute, Cooperativa Sandro Pertini – Vanzago, Centro per la salute Giulio A. Maccacaro – Castellanza, Costituzione Beni Comuni, ATTAC Italia, Comitato Cittadini per il diritto alla salute art. 32, Coordinamento Lombardo Dico32, SIAL Cobas, Comitato di difesa dell’Ospedale di Merate, Comitato Assistenza Domiciliare Pubblica – Lecco, Associazione Smarketing, Progetto ART32, Unione Regionale per la Salute Mentale URASAM, Associazione Marco Cavallo, Forum Salute Mentale, Movimento Milano Civica. Partito Socialista Italiano, Partito Comunista Italiano, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Patto Civico, Europa Verde, Partito della Rifondazione Comunista, USB Lombardia, ACLI Lombardia, ACLI Milano, ISDE Lombardia, Alleanza Civica del Nord, Movimento Socialista Liberale, RossoSiSpera