Nella sala Oggioni del Centro Congressi Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il 2 ottobre ha avuto luogo il primo attivo regionale dedicato agli operatori dello Sportello Sociale, uno dei fiori all'occhiello dell'attività dello Spi Cgil Lombardia. Un successo di prossimità e aiuto concreto: con più di 150 sedi sul territorio, lo Sportello Sociale ha raccolto, dal 2021 a oggi, oltre 260mila richieste di pensionati, lavoratori attivi e famiglie, diventando un punto di riferimento fondamentale per le Leghe Spi, per la confederazione e per i cittadini del territorio.

Un momento dell'iniziativa

Gli operatori, debitamente formati, accolgono gli utenti identificando i loro bisogni e indirizzandoli verso gli uffici competenti per la risoluzione di dubbi o pratiche. Un servizio fornito dai pensionati, ma aperto alla cittadinanza intera: nel corso degli ultimi tre anni le domande presentate su temi previdenziali sono poco più di 54mila, contro le oltre 184mila inerenti ai servizi e le 11mila richieste di informazioni in merito ai diritti familiari, le quasi 11.500 relative alla sfera della disabilità e le 2.500 su tematiche socio-sanitarie e assistenziali.

Daniele Gazzoli, segretario generale Spi Cgil Lombardia

Nel corso della mattinata sono intervenuti, oltre agli operatori provenienti dai 14 comprensori regionali, anche Federica Trapletti, segreteria Spi Cgil Lombardia, Vincenzo Bevilacqua, responsabile degli Sportelli Sociali della Lombardia, Daniele Gazzoli, segretario generale Spi Cgil Lombardia, Susanna Felicetti, Osservatorio dei Bisogni di Spi Cgil nazionale, Monica Vangi, segreteria Cgil Lombardia, Stefano Landini, segretario organizzativo Spi Cgil nazionale.

Lo sportello sociale
Lo sportello sociale

Per l'occasione è stato presentato anche il nuovo servizio ideato da Spi Cgil Lombardia, lo Sportello Liste d'Attesa, in fase di avviamento su tutto il territorio regionale in queste settimane, e fatto il punto sui dati finora raccolti nella piattaforma dell'Osservatorio Rsa.