“La chiamavano Sanità” è l'evento organizzato dal comitato La Lombardia SiCura, del quale fanno parte la Cgil, Fp e Spi regionali, con l’obiettivo di sensibilizzare sui temi della sanità pubblica. L'iniziativa ha avuto luogo a Milano, la sera del 1° ottobre, presso il Teatro della Cooperativa.

Sono intervenute personalità del mondo della cultura e dello spettacolo: Silvio Garattini, presidente dell'Istituto di ricerca Mario Negri, Lella Costa, attrice e autrice, Luca Mangoni, del gruppo Elio e Le Storie tese, Moni Ovadia, attore e autore, e Renato Sarti, attore e regista, con la moderazione di Silvano Piccardi, attore e regista teatrale.

Nel video le testimonianze del medico Paola Palazzi, del segretario generale della Fp Lombardia e dello Spi di Lodi, Catello Tramparulo e Salvatore Panella, e la segretaria della Cgil Lombardia Monica Vangi.

Gli ospiti hanno messo l'accento in particolare su alcuni temi, come le annose liste d'attesa, la mancanza di una medicina di genere e gli attacchi alla salute sessuale femminile e non, le conseguenze sulla popolazione della ricerca e dell'industria farmaceutica privata . E ancora, si è parlato della necessità di prevenzione e cura degli infortuni sul lavoro con un focus sulle malattie causate dall'amianto e della cattiva gestione del personale medico pubblico e privato.

Insieme agli e alle ospiti, hanno portato il loro contributo anche esponenti del comitato promotore, Vittorio Agnoletto, Monica Vangi, Catello Tramparulo e Marco Caldiroli.

La campagna La Lombardia SiCura, promossa da Cgil, Spi Cgil e Fp Cgil Lombardia, Medicina democratica, Osservatorio salute, Arci Lombardia, Acli Lombardia e da decine di associazioni, ha raggiunto l'obiettivo prefissato, depositando presso la Regione Lombardia, a giugno 2024 , la petizione con oltre 90.000 firme per richiedere 5 punti di modifica della vigente legge sulla sanità lombarda : un centro unico di prenotazione; l'abbattimento delle liste d'attesa eliminando abusi sulle agende; lo stop all'utilizzo dei medici a gettone (non dipendenti) e le assunzioni di personale; la copertura dei costi sanitari nelle Residenze sanitarie assistenziali e il miglioramento dei servizi per gli anziani; il potenziamento dei servizi territoriali, in particolare per la prevenzione.

Nell'attesa di una risposta da parte della Regione Lombardia il Comitato non si ferma, ma lancia una nuova campagna sotto lo slogan di Staffetta Sicura . Un nome che fa riferimento alle azioni della lotta partigiana capillarmente diffusa sul territorio italiano per lanciare iniziative territoriali di mobilitazione volte a sollevare e risolvere la condizione critica dei presidi sanitari di prossimità pubblici. Seguiranno quindi numerose azioni dei coordinamenti territoriali creati sotto il cartello regionale della Lombardia SiCura.

Il Tribunale ordinario di Milano prosegue intanto l'iter della causa per l'ammissibilità dei 3 quesiti referendari abrogativi della legge sanitaria regionale, presentati nel 2023 ma bocciati dalla maggioranza in Regione Lombardia con un voto politico e non di merito. La prossima udienza è prevista per il prossimo 13 novembre.

Per maggiori informazioni sulle campagne del comitato: La Lombardia SiCura.it