L’Inca in piazza nel giorno dello sciopero per la sicurezza sarà in prima fila. Domani, 11 aprile, le donne e gli uomini del patronato manifesteranno per sostenere le ragioni dello sciopero proclamato da Cgil e Uil, “per rivendicare salute e sicurezza sul lavoro quale elemento fondante nell’attività d’impresa. Per ricordare a tutti che il diritto alla salute e il diritto al lavoro sono elementi fondamentali nella nostra Costituzione”.
A dirlo ai microfoni di Collettiva è Sara Palazzoli che fa parte del collegio di presidenza dell’Inca Cgil, all’indomani dell’ennesima strage sul lavoro, quella che gli italiani scioccati hanno appreso ieri, quando un’esplosione alla centrale Enel di Suviana, nel bolognese, ha causato la morte accertata di tre lavoratori, il ferimento anche grave di altri cinque, mentre sono quattro i colleghi dispersi che, secondo le dichiarazioni dei Vigili del Fuoco che da ore portano avanti le ricerche, si hanno poche speranze di ritrovare vivi.
“Oggi i numeri degli infortuni, anche mortali, e delle malattie professionali sono inaccettabili. In questo scenario è importante ribadire che il diritto al lavoro e il diritto alla salute non possono essere antagonisti, nonostante si muoia e ci si ammali ancora di lavoro. Perché i luoghi di lavoro sono insicuri, sono insalubri, lavoratrici e lavoratori sono esposti ad agenti cancerogeni, si lavora in subappalto al massimo ribasso, c’è troppa precarietà e non si fa formazione”.
“Dobbiamo chiedere con forza al governo – dice Sara Palazzoli – un atto di responsabilità vera per fermare la strage delle morti sul lavoro e per rivendicare il diritto a lavorare in sicurezza”.